La penna degli Altri 05/11/2009 09:44

La sera del turn over

L’argentino serve per la sfida contro l’Inter e non essendoci la certezza del recupero di Juan, l’allenatore preferisce dar fiducia, accanto a Mexes, ad Andreolli, tra l’altro decisivo nella gara d’andata a Londra dove segnò a fine recupero la rete del pari che tiene ancora in corsa i giallorossi. Da , invece, rientra Cassetti, assente in campionato solo perché squalificato. Motta è convocato, ma ultimamente ha avuto qualche problema fisico e può avere giovamento dal turno di riposo. Nella lista, restando al settore arretrato, riappare Tonetto.



Nel 4-4-2, schema su cui Ranieri sta insistendo anche perché è semplice passare in corsa al che questi interpreti conoscono a memoria, la linea dei centrocampisti ritrova la coppia di mediani titolari, con il rientro di
, anche lui assente per contro il , vicino a Pizarro. Il cileno convive con qualche acciacco (ieri anche un colpo alla caviglia), ma per l’allenatore è un punto fermo. Sui lati, in questo caso, c’è più scelta. Perrotta può giocare sia a destra, come domenica scorsa, che a sinistra, ruolo che potrebbe ricoprire contro il Fulham. Anche perché a destra c’è un ballottaggio tutto brasiliano, tra Taddei, non utilizzabile a Milano perché deve scontare il secondo e ultimo turno di , e Cicinho che l’allenatore vorrebbe provare alto.

Le scelte per l’attacco, invece, saranno fatte stamattina a Trigoria: Menez si è allenato poco e potrebbe essere risparmiato; Vucinic ha un po’ di mal di schiena; Baptista non è ancora al top. L’unico che sta bene è Okaka che giocò anche la sfida di Londra. Ranieri vorrebbe vedere Baptista dall’inizio: ovviamente da seconda punta. Se Vucinic ha bisogno di fermarsi, largo a Okaka. Anche ieri niente corsa per : meglio lavorare al coperto. I campi sono troppo pesanti. Il capitano valuterà oggi se provare. In attesa del nuovo contratto che può materializzarsi già domani.

Intanto ieri + 16,78% per le azioni della Roma a Piazza Affari. La Borsa, seguendo il momento cruciale dello scontro tra Italpetroli, controllante della società giallorossa, e UniCredit, banca che aspetta di rientrare di più di 300 milioni dalla famiglia Sensi, torna a credere nel cambio di proprietà.