La penna degli Altri 23/11/2009 09:16

Julio, il paratutto: «Tre anni di sofferenza ma non ho mollato mai»

Non finisce qui Del resto, il brasi­liano è un esperto del ramo sur­gelati, avendo vissuto lui stesso per tre anni in un freezer che gli fu regalato da Spalletti: «Entra­ci e sarai per sempre il miglior terzo del mondo», gli disse. «Non è stato facile — rac­conta oggi lui —, per tre stagio­ni sono rimasto a guardare sen­za capire perché soltanto a me non fosse concessa una possibi­lità. Ma non mi sono mai arre­so, ora i miei sforzi sono final­mente ripagati». E non è finita, Ranieri è stato chiaro, non ha alcuna intenzione di rimettere Julio Sergio nel congelatore. «Perché dovrei — si è chiesto —? Sta andando così bene, ha entusiasmo e trasmette fiducia ai compagni. Sfrutto il suo mo­mento d’oro». Finché dura fa verdura, si dice da queste parti. E durerà... «Spero, devo conti­nuare a lavorare e migliorare, al contratto non penso: ora vo­glio solo giocare».

A chi tocca... Per proseguire con i proverbi: a chi tocca nun se ’n­grugna .

E ora tocca a Doni stare un po’ al fresco. «Che ci posso fare? È il momento mio». Sì, ma precisiamo. «Con Doni pran­ziamo sempre alla stessa tavo­la e c’è sempre lo stesso rispet­to. Una preghiera: non create inutili dualismi». No, per cari­tà. «E poi magari presto si ri­prenderà il posto». Sì, poi lo ve­diamo ’sto film Luce.

Rimonta Sì, però, come si dice? Chi va a Roma perde la poltro­na. Doni è andato in Qatar e ha perso la porta. La Ro­ma, invece, vorrebbe an­dare in .

Cioè, vorrebbe tornarci.

«Abbiamo avuto tanti problemi — raccon­ta Julio Sergio —, li abbiamo risol­ti. Ora è torna­to pure .

Quarto po­sto, stiamo ar­rivando ». Met­teremo pure quello nel freezer.