Vucinic in testa Nelle undici ga­re (8 in campionato e 3 in Euro­pa League) dell’epoca Ranieri, De Rossi e Vucinic avevano sempre giocato. Con una diffe­renza: Daniele titolare fisso, mentre il montenegrino in tre occasioni era partito dalla pan­china. Oggi Vucinic stacca De Rossi, squalificato. «Se avessi quattro attaccanti come nella Juve, farei riposare Mirko — ha spiegato ieri Ranieri —, ma qui non posso permettermelo. Contro il Bologna, Vucinic gio­cherà e mi auguro che la gente gli stia vicino». Vucinic titolare e alla caccia al gol perduto: in campionato non segna da 154 giorni. Mirko sta vivendo il pe­riodo peggiore della sua carrie­ra: è tra i più contestati.

Burdisso fuori Perde posizioni Burdisso, fino alla gara di Udi­nese uno dei sempre presenti. «Ha un problema al polpaccio, meglio non rischiare», ha detto Ranieri. L’argentino ha tirato la corda per due mesi, alla fine ha pagato lo sforzo. La coppia centrale, oggi, sarà nuovamen­te composta da Mexes e Juan, con una novità: il francese in­dosserà la fascia di capitano. Il suo vice sarà Simone Perrotta, fresco di contratto prolungato.

Pizarro in cabina di regia Al po­sto di De Rossi remerà, con compiti diversi, Brighi. Il regi­sta sarà Pizarro, al rientro do­po due turni di infermeria. Il ci­leno ha il morale alto dopo il nuovo contratto triennale, un piccolo capolavoro di Giusep­pe Bozzo, l’avvocato che cura gli interessi di Pizarro e Perrot­ta. Tornerà dall’inizio anche Menez e Ranieri ha smentito l’esistenza di un caso legato al francese: «Ribadisco quello che ho detto prima di Udine. Menez ha avuto un problema vero. Si era staccata un’aderen­za nella zona operata. Ora sta meglio. Non esistono casi, la Roma ha uno spogliatoio uni­to ». Baptista si accomoderà in panchina: «Ma lui non è un at­taccante », la tesi di Ranieri. In porta ci sarà Doni: «Anche Buf­fon, il più forte del mondo, lo scorso anno dopo sei mesi di stop ha avuto qualche difficol­tà. Doni tornerà ai suoi livelli». Oggi, però, formazione nume­ro 12 in 12 gare: porterà fortu­na dopo 3 sconfitte di fila in campionato e una contestazio­ne a suon di bombe?