La penna degli Altri 26/11/2009 10:42

Dopo tre anni riecco la coreografia. La Sud tornerà... vecchie maniere

che, di fatto, rendono un’impresa l’esposizione di uno striscione. Mentre tamburi e megafoni diventano corpi del reato.



Pochi giorni prima del derby successivo - siamo ad aprile - l’ex ,
Achille Serra, benedice  le coreografie, annunciando gentili concessioni proprio perché il derby è il derby. Un auspicio rispedito al mittente dalle due curve, che infatti non preparano nulla non solo per il 29 aprile, ma pure per il derby che segue, quello del 31 ottobre 2007. Quando pochi giorni dopo, l’11 novembre, il poliziotto Luigi Spaccarotella uccide con un colpo di pistola Gabriele Sandri, il rapporto Stato-ultras (Gabriele stava andando a Milano per seguire la sua Lazio contro l’Inter) si riduce ai minimi termini. Nel successivo Lazio- Roma (19 marzo 2008) c’è spazio per il dolore, non certo per le coreografie. Idem nei derby del 16 novembre 2008 e dello scorso 11 aprile, dove invece quasi tutti gli striscioni sono per i terremotati d’Abruzzo. Il derby delle coreografie pareva

morto. E invece no. Il 6 dicembre la Sud si vestirà di vecchie maniere. Ma solo la Sud. Non i Distinti, che in Roma- del 20 settembre fischiarono la decisione della Curva di restare fuori i primi trenta minuti. Uno strappo che, due mesi dopo, non si è ancora ricucito.