La penna degli Altri 02/11/2009 08:29

Botta di vita


Cercando affannosamente altre note positive, si arriva alla rimonta della Roma. Perché il nell’unica azione era andato in vantaggio: palla persa da Pizarro (falletto di Mingazzini?), Di Vaio se ne va senza troppa fatica sulla destra, davanti a Doni decide di regalare il gol ad Adailton. Un’azione un gol. Ma ogni volta che piove la palla a ridosso dell’area giallorossa scatta l’allarme. Non è un caso se capita spesso. E’ un problema che va risolto.


La Roma, contestata prima di entrare nello stadio (uova contro il pullman e una corona di fiori alla squadra...), dopo il gol ha avuto un pizzico di buona sorte. Baracani, che aveva sostituito l’infortunato Trefoloni all’ultimo momento, ha giudicato ininfluente un colpetto con la mano di Perrotta e Vucinic ha potuto mettere fine all’incubo. Ma che la squadra sia ancora assediata da fantasmi, si è visto anche per tutto il secondo tempo, soprattutto dopo il 2-1. C’è stato un frettoloso arretramento dettato da paure ingiustificate di fronte a questo .


Non dimentichiamo l’assenza di che, pur in condizioni non ottimali, è un bel punto di riferimento. Ranieri ha optato per Pizarro, Perrotta e Brighi, lanciando sulla fascia sinistra il povero Guberti, inutile nei ripieghi come al tiro: corre, corre, ma questa non è atletica leggera. Come detto ad accendere lampadine sono sempre Pizarro e Menez. Sempre? Ogni tanto. Ma la cosa più bella è stata il triplice fischio di Baracani: tre punti e la speranza che il fondo sia stato toccato.