La penna degli Altri 17/11/2009 09:04

Angelini se la gioca: "Amo vincere"

Per quanto riguarda la Roma, invece, testa e cuore vanno di pari passo, ma questa è un’altra storia. Che - ancora - non ha avuto lo stesso successo di quella che l’imprenditore farmaceutico ha avuto con le carte in mano. A raccontare qualche dettaglio dell’Angelini giocatore è l’amico e compagno Valerio Giubilo: «Abbiamo giocato insieme nel periodo 2002-2003, poi io mi sono fermato un anno e ora ho ripreso quindi posso dire di conoscere abbastanza bene la sua passione per il bridge. Per prima cosa - spiega - lui ama questo sport da anni: l’Angelini bridge team esiste dal 1994, ma lui ci giocava già dagli Anni 70. L’ossatura, in questi 15 anni, è rimasta più o meno la stessa, seppur con qualche innesto nuovo. Al momento ne fanno parte - aggiunge - oltre a Francesco e

al sottoscritto, anche Lorenzo Lauria, Alfredo Versace,

Fulvio Fantoni e Claudio Nunes
».

Con Versace Angelini fa spesso coppia: «Si trovano bene insieme - dice ancora Giubilo - e lui ha beneficiato della vicinanza di Alfredo, un campione di livello internazionale. Fino al 2005 il suo atteggiamento al tavolo era piuttosto irruento, era molto più aggressivo e istintivo. Poi ha avuto dei problemi di salute che l’hanno un po’ cambiato e anche come giocatore è diventato più razionale. E’

molto incisivo e produttivo, ha un rendimento notevole per essere uno sponsor
».



In Italia sono solo due i grandi gruppi che prestano il proprio nome a un team di bridge (l’altro è la Lavazza) e non sempre i loro rappresentanti sono all’altezza. Ma Angelini è un ’eccezione, come conferma anche Massimo Ruggeri, speaker radiofonico e conduttore della "Signora in giallorosso": «Conosco Angelini da anni, essendo anche io un giocatore di bridge e posso confermare che è molto bravo. E’ un tipo tranquillo, sereno, che pensa molto prima di fare determinate mosse». Potrebbe essere così anche per la Roma: «Sì, ma io a luglio l’ho incontrato a Caracalla dove c’era un torneo con più di 50 coppie e in quell’occasione abbiamo

parlato solamente di carte
».

In fin dei conti, poi, per Angelini parla il palmares: è stato campione del mondo nella Rosenblum nel 1998 ed ha anche vinto il Gran Prix CIO di Losanna nel 1999, 9 ori nella Coppa Italia (4 Libere e 5 Uomini) e 8 Campionati italiani a squadre. Tutti risultati che lo hanno condotto nel giro della nazionale italiana, con cui ha vinto 5 Cup e 1 Campionato europeo a squadre. «Mi piace vincere - ha detto in un’intervista a proposito del suo sport - e sia nel bridge che nella vita adoro attaccare. Si dice che in questa disciplina a vincere è chi sbaglia meno, ma io non sono d’accordo. A me piace prendere l’iniziativa in tutto quello che faccio e finora ho sbagliato raramente, prendendo quello che volevo»