La penna degli Altri 24/11/2009 10:54
Alemanno non risolve il rebus Roma

"Ho invitato i partecipanti (oltre alla Sensi e a Fiorentino in Campidoglio erano presenti anche Pippo Marra, consigliere della Roma, e Maurizio Cereda di Mediobanca, ndr) a trovare un'intesa che garantisca alla nostra città un futuro per la Roma", ha spiegato il sindaco. Mentre sia Italpetroli che Unicredit hanno ribadito che si è trattato di un colloquio interlocutorio.
Queste le posizioni ufficiali, ma off the records le parti hanno parlato di un cintro andato "molto male". La squadra di calcio è un asset fondamentale di Italpetroli, il più noto, ma anche quello di maggiore valore. L'unico che in questo momento potrebbe rappresentare una fonte di introiti per la holding. Unicredit ha ribadito davanti al sindaco la propria volontà nell'ottenere un mandato a vendere il club per incassare una parte del passivo, ma anche per permettere uno sviluppo futuro della squadra. A questa richiesta il no della Sensi è stato netto e deciso. Eppure nel breve periodo è stato sottolineato in Campidoglio all'incontro, non esiste alcuna possibilità per i Sensi di sviluppare investimenti sull'asset. I problemi finanziari a monte di Italpetroli si riversano inevitabilmente sulla Roma, con indebolimento del club e diminuzione del suo valore.
In questo scenario il sindaco Alemanno ha tentato di far capire ai Sensi come questa situazione potrebbe soltanto peggiorare. Nessun passaggio nell'incontro è stato dedicato alla possibile costruzione dello stadio. Un mancato segnale che dimostra come il Comune non voglia più schierarsi con la proprietà giallorossa.
Nel frattempo la battaglia legale prosegue. Secondo MF-Dow Jones Unicredit ha inviato una richiesta di spiegazione al collegio sindacale presieduto da Mario Perrone e ai revisori di Italpetroli, PriceWaterhouse nell'ambito della certificazione del bilancio 2008 della holding.
Oggi è prevista una riunione del collegio sindacale per la risposta e l'atteggiamento da tenere nella vicenda.