La penna degli Altri 08/10/2009 10:15
Tetto salariale planetario: un aiuto per i piccoli club

Ha spiegato Warner: «Il salary cap deve essere introdotto per aumentare la competitività tra i club, altrimenti le squadre più piccole non potranno mai essere allaltezza dei club più ricchi. In Premier League solo quattro club hanno dominato negli ultimi dieci anni e continueranno a farlo per chissà quanto tempo ancora. È linteresse della gente che può venir meno, se alla fine vincono sempre le stesse squadre». La proposta della Fifa arriva dopoché lUefa a fine settembre aveva introdotto nuove norme sul fair play finanziario, che entrerà in vigore dal 2012-13, con possibili sanzioni a partire dalla stagione successiva. Platini aveva spiegato che «i club non devono spendere più di quanto ricavano. Non vogliamo uccidere i club, ma normalizzare il mercato». Attraverso proposte differenti, Fifa e Uefa non vogliono negare limportanza degli investimenti, che restano essenziali per il calcio, ma arrivare a un equilibrio fra costi e ricavi per evitare che i soldi siano tutto.
Il «costo del lavoro» rappresenta la voce più onerosa per i club di quasi tutto il mondo, che però non esitano a far lievitare gli ingaggi non soltanto dei campioni (Ibrahimovic è sempre in testa, con il suo milione di euro mensile, anche se a luglio è passato dallInter al Barcellona), ma pure dei giocatori di fascia media. Il salary
cap non è mai entrato in vigore, anche perché è sempre stato considerato uno strumento poco efficace, in quanto aggirabile attraverso i sempre più diffusi contratti di immagine, che spesso hanno rappresentato unoccasione per far lievitare ingaggi già molto alti.
Warner ha anche lanciato una proposta rivoluzionaria, che riguarda direttamente la questione tecnica: «Si potrebbe ridurre a dieci il numero dei giocatori. Non cè ragione, perchè il calcio debba restare statico per 500 anni. Al contrario abbiamo il dovere di svilupparlo e farlo evolvere».