La penna degli Altri 02/10/2009 09:57
Stadio, la Roma è partita dalla coda

Bizzarro Cè, poi, lanomalia di un progetto in potenza presentato come fosse una cosa già pronta a partire e non solo una bella idea. Lanomalia è perfino bizzarra se si mette a confronto liter della Roma con quello della Juventus: prima di presentare il progetto (a novembre 2008), il club bianconero lo fece approvare al proprio Cda (18 marzo), stipulò un accordo con il Credito Sportivo per il mutuo (20 marzo) e uno commerciale con Sportfive per i diritti sul nome (21 aprile). La Roma è partita dalla coda: non ha portato il progetto in Cda, ha un accordo solo verbale con il Credito Sportivo e ha già deciso che intitolerà limpianto a Franco Sensi.
Reputazione Eppure, con nulla in mano, Alemanno e Marrazzo hanno deciso di metterci la faccia. Il sindaco non si aspettava di subire tutto questo fuoco amico. Ora non può tornare indietro, si gioca la reputazione, deve stare attento, perciò ieri ha detto: «Non ci saranno speculazioni edilizie, lo stadio non può servire a risolvere i problemi dellattuale dirigenza, non è unancora di salvezza, anzi chi è interessato al club metta le carte in tavola e si rivolga a chi di dovere». Sperando, per lui, che tutto questo sostegno non gli si ritorca contro. «Il progetto vero e proprio verrà presentato tra pochi giorni giura se larea non sarà adatta ne troveremo unaltra. Ho preso un impegno con i romanisti e lo rispetterò ». Magari a breve la legge nazionale sugli stadi, con i suoi sgravi e le sue agevolazioni, verrà in soccorso della Sensi e di Alemanno.