La penna degli Altri 26/10/2009 09:49
"Solo Totti ci può salvare"
«Francesco - disse Ranieri - deve cambiare il modo di giocare perché anche i sassi (appunto, ndr) ormai conoscono cosa fa in campo». I sassi restano fermi, Totti si mise a beffare le difese avversarie a ripetizione (6 i centri in 7 gare) fino al colpo al ginocchio che dal pomeriggio di Roma-Napoli, 4 ottobre scorso, lo tiene in infermeria. «La sconfitta con il Livorno arriva al termine della più brutta partita della mia gestione, ma - così Ranieri - pur giocando male siamo riusciti a crearci almeno quatro occasioni da rete: se ci fosse stato Francesco, un gol lo avremmo realizzato perché Totti sa tirare fuori dal cilindro cose che ad altri non riescono».
Cilindro o magie a parte, luscita del condottiero giallorosso va a sbattere su un muro che lo stesso Ranieri aveva voluto creare attorno alla squadra. Conta il gruppo, non le invenzioni del singolo, è sempre stato il messaggio dellex tecnico della Juve. Così, fino al rovescio, imprevisto, di ieri pomeriggio. Il Livorno brinda al bottino pieno con lunico tiro in porta (abile Tavano a prendere in controtempo i gunatoni di Doni), festeggia con la vittoria il ritorno di Cosmi nel grande calcio (lultima in A il 10 febbraio 2006 alla guida dellUdinese) e lascia alla Roma il delicato compito di allontanare nuove tempeste.
Il pubblico dellOlimpico, solo 3.328 paganti, ha fischiato i giocatori ed insultato la dirigenza come se leffetto-Raneri si fosse sgonfiato in un colpo solo. Lamarezza per la sconfitta beffa di San Siro con il Milan ha lasciato spazio ai dubbi su una squadra spenta, demotivata, in difficoltà a mantenere alta la concentrazione per lintero copione della gara. Cosmi esulta con il cappellino in testa e la voce bassa. Ranieri si sforza di non perdere la bussola, ma con lalibi Totti rischia di consegnare al gruppo un pericoloso segnale di debolezza. «Ci rialzeremo, lho sempre fatto nella mia vita e carriera, lo farò con la mia Roma», ripete il tecnico, alle prime, serie, difficoltà nella sua avventura romana.
La squadra è uscita dallo stadio con le bocche cucite per ordine della società (Montali sarà il prossimo responsabile per le risorse umane del club) e, da questa mattina, a Trigoria la testa sarà per il delicato viaggio ad Udine di mercoledì. Totti non ci sarà perché il gonfiore al ginocchio non è sparito. Lobiettivo dellex Pupone è quello di ritornare fra i protagonisti domenica prossima allOlimpico contro il Bologna, ma sulla data del suo recupero nessuno dà più precise indicazioni: in settimana, il capitano della Roma verrà visitato nuovamente dal professor Mariani e solo dopo il nuovo consulto si capiranno meglio le tappe per rivedere Totti in campo.
«Quando arrivi qui e non trovi il loro capitano è sempre un grosso vantaggio. Totti è un giocatore incredibile anche per il carisma che mette in campo», così Cosmi che perde il sorriso solo quando gli ricordano lo scatto di nervi del portiere amaranto De Lucia. «Meno male per lui che abbiamo vinto, non esiste al mondo lasciare la squadra in dieci per quasi mezzora per colpa di una protesta ingiustificabile», tuona il timoniere che è riuscito nellimpresa di riportare il Livorno alla vittoria in serie A dopo quasi venti mesi. Un cartellino rosso, quello di De Lucia, che aumenta le responsabilità della Roma, ko nonostante un uomo in più quando i giallorossi hanno cercato, invano, di rimettersi in linea di galleggiamento con assalti finali confusi o respinti da Benussi, portiere di riserva di Cosmi e, al novantesimo, capace di compiere un miracolo sulla saetta di Perrotta.