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La penna degli Altri 06/10/2009 10:09

Signori incorona Totti: "Mi prenderà e poi batterà pure Baggio"

«Ma no, ci mancherebbe. I gol restano nella mente di tutti, pri­ma di tutto nelle nostre. Ma le classifiche sono fatte per esse­re aggiornate. Quando se­gnerà il suo 189esimo gol, sarò contento che a superarmi sia un giocatore italiano».

Lei è ancora 4 gol avanti, ma ri­spetto a Francesco ha una me­dia- gol molto più alta, 0,54 con­tro 0,43. Orgoglioso?

«Di questo sicuro. Francesco, poi, ha giocato quasi cento par­tite in più di me in serie A. Lui ha avuto la fortuna di esordire a 16 anni, io quasi a 24...».

Avesse esordito anche lei a 16 anni dove sarebbe potuto arri­vare Signori?

«Questo non lo so, ma se ho esordito a 24 anni un motivo ci sarà stato. Evidentemente non ero ancora pronto».

Dei suo 188 gol, qual è quello a cui è più legato?

«Forse quello segnato al su rigore nel primo anno di La­zio (4-3 per i

biancocelesti il 30-5-93, ndr ). Quel gol ci die­de la certezza della coppa Ue­fa. E

la Lazio non giocava in Eu­ropa non so da quanti anni».

Finora 15 gol tra campionato e coppa, non è mai partito così bene. Il motivo?

«Nel calcio di oggi il periodo mi­gliore per un giocatore è tra i 30 ed i 35 anni.

Tutte le caratte­ristiche, mentali e fisiche, sono al massimo. È l’età migliore, per

esperienza e capacità di au­togestione del proprio fisico. È successo anche a me».

Dica la verità. Da laziale le dà un po’ fastidio essere superato da un romanista?

«No, sono sincero. Qui contano i grandi giocatori, non le socie­tà. È come se venissi

superato da Del Piero. I cavalli di razza si vedono sempre alla fine, qui si parla di

gente capace di fare la differenza con continuità».

Dove può arrivare ?

«Se continua così, sicuramente può superare anche Roberto Baggio (205 gol in serie A,

ndr ). I conti sono presto fatti».

Ed allora facciamoli.

«A stanno per fare un con­tratto fino al 2014. Se sta bene e prendiamo anche

solo una media di 10 gol a stagione, fan­no circa 50 gol, quindi 230-235

complessivi».

Fosse così, finirebbe alle spal­le del solo Silvio Piola.

«Ma Piola è irraggiungibile. In­tendiamoci, segnare tanto non era facile neanche

30-40 o 50 anni fa, le porte sono rimaste grandi uguali... Ma quello era un altro

calcio, c’era meno ago­nismo di oggi e le grandi squa­dre vincevano le partite anche

per 8-2 o 9-3».

Per chiudere, sotto porta era più bravo lei o Francesco?

«Una cosa è sicura, io ero più bravo di lui a tirare i rigori, vi­sto che ne ho

sbagliati molti di meno...».