TROFEI - Una Coppa Italia e una Supercoppa vinta a Milano, uno scudetto sfumato al novantesimo (quel gol di Zanetti chi se lo è dimenticato?), una vitto­ria sull’Inter di Mancini che aveva tutto pronto per la festa scudetto, riman­data alla settimana suc­cessiva, ma vuoi mettere la soddisfazione?

Il ruolino di marcia del­la Roma nello stadio mila­nese, soprattutto contro il Milan, è di quelli che an­drebbero incorniciati. Da tre anni i giallorossi vin­cono in casa della squadra rossonera, con Totti e Vu­cinic sempre protagonisti, autori di gol decisivi e tra­scinatori della squadra. Mai nella sua storia la Roma era riuscita a vincere co­sì spesso sul campo della squadra che, come piace dire ad Adriano Galliani, è la più titolata al mondo.

ESAME - La sfida di domenica prossima contro il Mi­lan, non sarà di quelle irreversibili, anche se costitui­rà un banco di prova probabilmente decisivo per ca­pire le reali ambizioni che potrà avere questa Roma nel corso di questa stagione in cui l’obiettivo dichia­rato è quello di tornare a occupare una delle posizio­ni che garantiscono la Champions League della pros­sima stagione. Tornare da San Siro allungando la stri­scia positiva sul campo del Milan, vorrebbe dire aver superato un esame fondamentale e rilanciarsi defini­tivamente. San Siro, del resto, non è più il tabù che è stato per oltre quindici anni, nessuno meglio della Roma sa che si può. Anche a San Siro. Pure contro il Milan.