La penna degli Altri 20/10/2009 09:19

Rosella Sensi protesta in Lega

L’ultima volta è accaduto il 10 di­cembre 2006, si trattava di un der­by in casa della Lazio, vinsero i biancocelesti per 3-0, con polemi­che per una mancata espulsione di Zauri. In casa della Roma l’ultima partita dell’arbitro torinese risale al mese precedente, 5 novembre 2006, Roma- finita 3-1.

Collina domenica sera era a San Siro e al termine della partita è ri­masto chiuso per cinquanta minu­ti nello spogliatoio dell’arbitro, per un faccia a faccia a caldo con Rosetti.

Quando è uscito ha incro­ciato Burdisso, impegnato nell’an­tidoping, la cui sala a San Siro è vicinissima allo spogliatoio del di­rettore di gara. L’argentino, pro­tagonista del rigore concesso al Milan, ha chiesto conto al designa­tore dell’operato di Rosetti. Colli­na ha risposto con una risposta, di­cendo che se non avesse sbagliato quel gol nel finale la Ro­ma non avrebbe perso la partita. Lo stesso Rosetti in campo e nel­l’immediato dopo- partita non ha saputo giustificare il rigore non dato. Bruno Conti, il direttore tec­nico della Roma, non è riuscito a dormire per la rabbia: «Rosetti è sempre lo stesso, è quello della partita con l’Inter di due anni fa » .

In quella occasione la Roma fu raggiunta nel finale e con quel punto (e i due tolti ai giallorossi) di fatto la squadra di Mancini è riuscita a resistere fino all’ultima giornata e a vincere lo scudetto sul filo di lana. Anche in quella occa­sione il direttore di gara ne fece più di Carlo in Francia, con Mexes espulso con un doppio giallo mol­to discutibile e con Burdisso ( in quella occasione ancora nerazzur­ro) graziato per l’ennesimo fallo su . Al termine della partita, Ranieri ha commentato con i suoi dirigenti l’espulsione di Ambrosi­ni: «Con quella decisione Rosetti ha voluto darci il contentino...».

La rabbia dei giocatori non si è placata. Qualcuno ha sentito Pi­zarro urlare « mafiosi » al ritorno negli spogliatoi. Il cileno ha rotto un cartello pubblicitario del back drop. Il centrocampista è stato uno dei più duri: «Dovevamo vincere, anche il pareggio sarebbe stato una beffa. Rosetti ha avuto due modi diversi di arbitrare, tra il pri­mo e il secondo tempo. A Milano ogni volta succede qualcosa. Bur­disso sull’azione del rigore ha pre­so il pallone mentre il fallo su Me­nez era netto. Se avessimo segna­to il 2-0 non ci avrebbero più ripre­so. Eravamo bene in cam­po, mentre loro erano in difficol­tà ».

Quando gli fanno notare che Ro­setti nel 2008 è stato nominato il miglior arbitro del mondo, ha ri­sposto infastidito: « Ma chi lo ha votato? Lo vorrei proprio sapere» . Anche Cassetti non ci sta. E’ uno che evita le polemiche ma questa volta non ne può fare a meno:

«Senza quel rigore inventato dal­l’arbitro il Milan non avrebbe mai segnato. Loro non riuscivano ad essere pericolosi, li controllavamo bene. Il fallo su Menez era netto. Purtroppo a Milano è sempre co­sì » .