La penna degli Altri 30/10/2009 08:11
Rosella Sensi al Cda: "Niente dimissioni, andiamo avanti"

E' stato comunque approvato il bilancio che, al 30 giugno, è stato chiuso con un passivo di 1,9 Milioni. La relazione introduttiva della Sensi è un invito all'ottimismo: "Sono molto emozionata perchè è la prima volta che sono presidente di un'assemblea degli azionisti, voglio però ricordare la figura di mio padre, il presidente, che ha lasciato un vuoto incolmabile in questa società. In questi 11 mesi sono cambiate molte cose, c'è stato un avvicendamento tecnico in tempi e modi da noi non preventivati. Luciano Spalletti ha mostrato la sua volontà di finire un ciclo e noi lo abbiamo accontentato scegliendo poi un allenatore romano e romanista con tanta esperienza come Claudio Ranieri. Dobbiamo lottare per i primi quattro posti e andare avanti in Europa League perchè non si può negare che in questi ultimi anni la Roma ha guadagnato credibilità a internazionale come dimostra la classifica dell'Uefa, che la vede all'11° posto".
L'impressione è che la famiglia Sensi intenda andare avanti: "Anche l'inizio di quest'anno è stato difficile, ma lotteremo per le posizioni che ci competono. Abbiamo inserito nella compagine tecnica Gian Paolo Montali in attesa di trattare il capitolo calciatori. Il nostro è un modello di gestione virtuoso, proiettato nel calcio del futuro, secondo l'appello alla riduzione dei costi fatto dal presidente dell'Uefa Platini. Abbiamo acceso il motore dello stadio della Roma, aspettiamo che vada avanti il progetto. In Inghilterra i club hanno lo stadio di proprietà ed in Spagna godono di regimi fiscali migliori, la nostra gestione è un mezzo miracolo rispetto allo strapotere inglese e spagnolo."
Poi l'appello ai tifosi: "Abbiamo bisogno del nostro pubblico perchè siamo in lizza ancora su tutti e tre i fronti, come una famigli dobbiamo fare quadrato e stare vicino alla squadra"
Gli azionisti hanno criticato la campagna acquisti, facendo uscire i nomi di Pepe, Galloppa, D'agostino per criticarne le cessioni. Perfino il rinnovo di contratto di Totti è stato messo in discussione, i brasiliani sono stati invitati ad andare a casa. E' stato chiesto che fine avessero fatto i soldi della cessione di Aquilani ed il perchè di uno stipendio milionario (1,2 milioni annui) destinato al presidente. Un grido di dolore quello del geometra Ferretti: "Se non potete dare soddisfazioni perchè non lasciate? Perchè dovete rimanere per forza?"
Le risposte della Sensi sono state affidate alla Mazzoleni, che ha spiegato come Montali non si sovrapporrà a Conti e Pradè, che i soldi di Aquilani sono stati destinati al fabbisogno della gestione comune, che lo stipendio della Sensi è in linea con il ruolo di responsabilità che ricopre e che il mercato verrà inevitabilmente condizionato dalle sorti sportive.