La penna degli Altri 19/10/2009 09:43
Roma alla diavola

Succede infatti che Thiago Silva faccia una cosa che non sta né in cielo né in terra e incarti a Menez il più comodo dei regali, impossibile da sbagliare, per impallinare Dida. Il repentino vantaggio confezionato dallaccoppiata Thiago Silva-Menez non ha fatto altro che dirottare lincontro sui binari più congeniali al credo ranieriano. La Roma si è potuta sistemare come voleva, prendendo possesso delle operazioni e decidendo, senza quasi nessuna interferenza rossonera, lo spartito da seguire. Il tempo tenuto da una Roma in completo controllo della situazione, però, è stato solo in levare e non in battere.
Non sferrare la picconata definitiva a un Milan pieno di crepe e sul punto di collassare, specie nelle due-tre ghiottissime circostanze capitate a Menez e Vucinic, è stato come commettere un peccato capitale. Che, infatti, la Roma ha pagato a carissimo prezzo nella ripresa. Il Milan, che nel primo tempo si era intravisto solo con una conclusione di Seedorf spizzata da Doni sul palo, è resuscitato. Merito di Leonardo, che ha spostato Ronaldinho a sinistra e inserito Inzaghi (subito pericoloso con un colpo di testa salvato sulla linea da Pizarro) a far compagnia a Pato, e forse anche del signor Rosetti, che non ha avuto dubbi (nonostante nerimangano moltissimi anche dopo la solita girandola di replay e moviole) a decretare un rigore per un intervento di Burdisso su Nesta.
Aiutino o no, Dinho ha fatto centro (56) e la partita è girata. Seedorf si è divorato un 2-1 facile facile, ma lappuntamento col vantaggio rossonero è stato rimandato di qualche minuto. Per la precisione al 67, quando Ronaldinho confeziona un lancio perfetto per Pato, Riise sbaglia la diagonale e il 'Papero' non può far altro che superare Doni e completare il ribaltone. Fuori Taddei, Vucinic, Menez, dentro Guberti, Okaka e Baptista, la Roma ci ha almeno provato. Un tiro di Perrotta, unincursione di Guberti (salvata in angolo da Nesta), unoccasionissima di De Rossi (che ha sparato alto una specie di rigore in movimento partorito da una tonnara nellarea rossonera) e persino lespulsione di Ambrosini: niente da fare. Ormai la Roma il suo treno laveva già perso da un po. Per colpa sua, ma anche per merito di Rosetti e di quel rigore.