La penna degli Altri 01/10/2009 09:26

Ranieri: Roma ora si cambia. Si torna al 4-4-2

Ripropone la Roma con il 4-4-2, accantonato per il momento il rombo, scelta adottata dopo un collo­quio con i giocatori, che gli hanno det­to di sentirsi più sicuri con questo modulo. Ranieri nell’allenamento di ieri ha portato gli undici giocatori scelti sul campo C, quello rimesso a posto recentemente, e ha dato loro le ultime indicazioni sulla partita. Il tec­nico non può permettersi il turn over in un momento come questo: Juan partirà dall’inizio, come e Vuci­nic. La sua Roma non è ancora guari­ta:

«Come per tutti i malati ci sono le cure, che fanno effetto, ma non abbia­mo la bacchetta magica. Passiamo da una vecchia a una nuova fase, ci sta un periodo di confusione. Spero di avere la con­tinuità dei risultati positivi. E’ l’unica medicina» .



MODULO - Nel 4-4-2 Pizarro sarà restituito al suo ruolo in mezzo al campo. In fase di possesso palla, quando un esterno sale, l’altro si accentra. Perrotta, che è un centrocampista duttile, partirà da sinistra. Ranieri sa che il Cska è una buona squadra: «Avre­mo problemi, loro giocano come il Catania con una qualità superiore. Ci sarà da soffrire e voglio vedere come reagirà la squadra» . Ritiene che il problema non sia la preparazione atletica: «Non l’ho mai rite­nuta insufficiente. Ogni tecnico ha il suo modo di la­vorare, ma c’è l’aspetto psicologico che conta di p iù. La Roma in certe partite ha fatto vedere che tiene be­ne. Contro la e a Palermo su un campo di pallanuoto. Anche a Catania ha sofferto, ma dal pun­to di vista atletico ha retto fino alla fine. La squadra deve sbloccarsi da quella situazione emotiva che se non ci fosse stata non sarebbe stato necessario il cambio di allenatore». Deve cercare di gestire Tot­ti. Forse oggi gli risparmierà la seconda parte della gara: « Se gioca sempre può perdere brillantezza. Ve­drò se potrò dare un po’ di respiro a qualcuno, ma non ho molti giocatori, c’è ancora qualcuno reduce da infortunio».

In porta non dovrebbe cambiare e Menez non lo vede pronto per gioca­re:

« è convocato, si è inserito bene nel gruppo. Menez aveva un piccolo infortunio ma lo volevo nel gruppo a Catania. E’ un ragazzo sul quale punto moltissimo e gli ho volu­to dimostrare la mia stima». Dopo Catania
aveva detto che la Roma non è ancora nè carne nè pe­sce. Ranieri concorda: «Ha ragione, siamo in un momento di passaggio, di osmosi tra il vecchio e il nuovo. Non si cambia tutto e subito con la bacchetta magica. L’importante è lot­tare fino in fondo, poi le cose miglio­reranno ».



LA DIFESA - Per adesso non pensa al­la partita contro il : «Quella contro i bulgari è difficilissima. E dobbiamo fare be­ne anche per evitare che la Germania ci scavalchi nel ranking Uefa». Deve sistemare la difesa, la Ro­ma subìsce più di ogni altra squadra in serie A: «Stia­mo facendo il fuorigioco, che è un rischio che non amo, ma i ragazzi sono stati costretti a farlo a ­nia perchè non riuscivamo a restare compatti. C’è molto da lavorare, i ragazzi si stanno applicando su situazioni tattiche che non erano abituati a fare» . In­fine invia una risposta al vetriolo a Zem an, che ha detto che gli veniva da piangere quando ha sentito Ranieri affermare che avrebbe abbandonato il cal­cio champagne: «Il calcio champagne lo lascio a lui, questi ragazzi in un mese hanno lavorato con me sulla fase difensiva quanto lui non ha mai fatto nel­la sua carriera. Il calcio champagne lo berremo poi, ora non buttiamolo ».