La penna degli Altri 18/10/2009 11:11
Ranieri: «Non firmerei per un pareggio»

ESAME - Si fida della Roma, ma stasera aspetta una conferma: « Fidarsi è una parola grande, abbiamo avuto una buona continuità di risultati. Per come si applicano i giocatori mi fido tantissimo, ma non si può cambiare tutto in fretta, ci sono dei tempi per assimilare i progetti. Questo è ancora il momento dellapprendimento » .
San Siro tappa decisiva? Ranieri frena: « Decisiva no, ma è importante per dire quello che possiamo fare. Il Milan è una delle squadre che deve vincere lo scudetto, per stessa ammissione dei suoi dirigenti. Noi non avremo Totti, inutile dirlo che ci mancherà. Voglio vedere la squadra come reagirà senza il suo capitano, devo vedere la squadra come saprà reagire senza un punto di riferimento » .
Senza Totti la Roma in passato ha saputo reagire: « Sì, però era una Roma diversa, con il vento in poppa, una squadra alla quale riusciva tutto. Non scordiamoci da dove siamo partiti, anche se il nostro proposito è quello di cancellare quel periodo » . Dalla Roma si aspetta una grande prestazione: « Non firmerei per il pareggio. Altrimenti me ne sto a casa, che ci vado a fare? » .
Il Milan cerca il riscatto: « Non è facile rinunciare a un giocatore come Kakà. Hanno dovuto cambiare il modo di giocare, hanno incontrato difficoltà. Ma la squadra è piena di campioni, non mi fido, così come nessuno si fida della Roma » .
Sul ritorno di Totti Ranieri non si sbilancia, ma il feeling funziona: « Il programma di recupero è stato stabilito dopo la partita con il Napoli. Non possiamo dire quanto rientra. Il ginocchio non gli fa più male e questo è importante » . Totti ha speso belle parole nei confronti del nuovo allenatore:
« Fanno sempre piacere, mentre non mi piacciono i giudizi negativi. Anche io sono permaloso. Credo che lui rispettasse me già da prima e io lui. Mi ricordo un Roma- Fiorentina di tanti anni fa. A Cappioli
( che era stato un suo calciatore, ndi) dissi riferendomi a Francesco: Come è questo? Un romano buono? Cappioli mi rispose sicuro: Sì, è buono, è buono. Allora non ha preso da te, gli ho risposto » .
SCELTE - Tra i tanti discorsi sui giocatori non al meglio della condizione, colpiscono quelli su Cicinho e Menez: « Secondo me il brasiliano ancora non è pronto, lo vedo ancora un po timoroso. E un giocatore importante per la Roma, deve cercare di sforzarsi di più, lo vorrei un po più propositivo. Menez cerco di farlo diventare un campione, deve convincersi di esserlo. Lui è molto bello da vedersi, è elegante, ma deve essere anche produttivo » .
Interviene nel dibattito sulla Nazionale, sulle frasi forti di Lippi: « Io credo che gli allenatori debbano difendere a spada tratta il proprio gruppo, ma anche rispettare i tifosi che pagano il biglietto » . E quando il discorso si sposta sul ritorno di Totti in Nazionale, propone la sua candidatura, con una battuta che è qualcosa di più: « Fatemi essere allenatore della Nazionale e poi ve lo dirò. E a chi non piacerebbe guidare la Nazionale? Ci mancherebbe altro » .