La penna degli Altri 25/10/2009 07:41
Ranieri: «Menez seguimi e diventi un campione»

Vice Totti No, servirebbe uno scatto, «una bella striscia positiva», si augura Ranieri. Unazione da grande scalatore o, se la salita fosse al massimo uno strappo dentro una tappa di quelle «nervose», da spietato finisseur. Categoria che più si addice a quel talentino imprevedibile di Jeremy Menez. Orfano di Totti («La sua assenza è un problema grande, altrimenti non lo pagheremmo così tanto»), con Vucinic a mezzo servizio («Ci conto molto, ma non è al meglio e va gestito con cautela») e Baptista ancora lontano parente del «leone che era a Siviglia», Ranieri non può che affidarsi mani e piedi (e pedali) al francesino: «Non devo insegnargli niente sotto il profilo tecnico, piuttosto posso dirgli come comportarsi. Se mi seguirà, diventerà un campionissimo, altrimenti resterà un buon giocatore, masprecato». IlCampionissimo, con la maiuscola, è stato Fausto Coppi. Ranieri non arriva tanto in alto, ma a Totti sì. «Menez ha le qualità per riprodurre il gioco del capitano».
Rassegna Scalatori, finisseur e gregari, alla vigilia della sfida col Livorno («Imprevedibile comesempre quando si cambia allenatore») Ranieri ne ha per tutti.
Baptista: «Lo farò giocare quando tornerà il leone di Siviglia». Cicinho (è un caso?): «Non è convocato perché non è ancora il giocatore che piaceva a me». Pizarro: «Un calciatore indispensabile, non posso farlo riposare». Guberti: «Sta facendo buone cose, ma deve sveltirsi un po». E Taddei: «Sta faticando, da lui voglio più spinta». Proprio Guberti e Taddei sono i protagonisti dellunico ballottaggio di oggi, col brasiliano leggermente avanti. Ma, in generale, Ranieri chiede «più continuità, anche dentro le partite». Cioè tappe, quindi sui pedali!