La penna degli Altri 27/10/2009 09:37

Ranieri corre ai ripari e studia un’altra Roma



Una piccola fortuna è quella che il prossimo otto novembre il campionato si fermerà per due settimane, ci sono gli spareggi per le qualificazioni al Mondia­le, l’Italia è già lì, affronterà un paio di test con Olanda e Sve­zia.

L’otto i giallorossi gioche­ranno a San Siro contro l’Inter, torneranno in campo alla ripre­sa, all’Olimpico, ospite il Bari, ventidue novembre. E’ questa la data più ottimistica, sottoli­neiamo ottimistica, per il rien­tro del capitano romanista. In ogni caso, come cercherà Clau­dio Ranieri di rendere meno du­ra l’assenza del suo numero die­ci? Un’assenza che sarà, mini­mo, per le prossime tre partite di campionato più una di Euro­pa League, quella con il Fulham all’Olimpico, sempre che il ca­pitano ce la faccia a rimettersi a disposizione per il ventidue no­vembre.



Sostituire è impossibile, nonostante qualcuno si ostini a pensare il contrario. Sostituirlo in un momento come questo, poi, è impresa oltre i confini della magia pura. Ranieri dovrà cercare di limitare i danni, spe­rando che almeno uno dei suoi altri attaccanti possa tornare a gridare gol.

Non è da escludere che il tec­nico romanista scelga una via conservativa, schierando la squadra con un quattro- quat­tro- uno-uno, dove tutta la diffe­renza del mondo la farà la scel­ta del primo uno. Cioè chi gio­cherà alle spalle del secondo uno, in questo momento nono­stante tutto ancora Vucinic. Con tutti i centrocampisti a disposi­zione, Ranieri potrebbe optare per una linea a quattro più un trequartista avanti che potreb­be essere Perrotta per garanti­re una maggiore interdizione. Al contrario se la scelta doves­se cadere su Menez, ci sarebbe inevitabilmente un atteggia­mento più offensivo.



Il tecnico sta valutando anche una seconda alternativa, cioè un quattro-uno-quattro uno, con il primo uno che sarebbe , davanti a lui un quartet­to composto da Taddei, Pizarro, Brighi, Perrotta che consenti­rebbe alternative offensive sul­le fasce con gli eventuali inseri­menti di Guberti, Menez, lo stesso Vucinic nel caso il ruolo di prima punta fosse affidato a qualcun altro (Baptista, Okaka). Ipotesi che speriamo diano frut­ti positivi in campo. Perché sen­za « è dura » .