La penna degli Altri 03/10/2009 12:55

Quei 184 gol, un calendario della nostra vita

Mi pesano i miei oltre 50 anni, ma se considero che a loro debbo il fatto di essere ancora giovane, sia pure già adulto, quando ho visto per la prima volta Francesco calcare il prato dell'Olimpico, li ringrazio. Da allora, con progressione incalzante, ho goduto di un bene aggiunto. Ho goduto di consolazioni profonde a tante ferite e a i mille guasti che il giorno per giorno usualmente ci dispensa. I 184 gol di , a ripensarli, a rivederli, fanno da calendario a quasi 15 anni della mia vita. Ovvero, di una vita. Della mia come di molte altre.

Poi c'è chi, avendo scelto questi colori per tingere i propri sogni, di ha saputo sin da subito come di una cosa certa. C'è chi è nato al tifo romanista avendolo già come capitano. Fortunato anch'egli. Magari un po meno dei ragazzi celebrati da Bpsè. ma comunque fortunato dal momento che può godersi le gesta odierne del suo idolo e, al contempo, farsi raccontare quelle sue più remote come fossero fabule di cui non avere nostalgia poichè tangibili nel presente. (lui non solo, ma ocme pochi altri) è un campione che al tempo stesso in cui lo vivi rimanda a memorie che lo ritraggono chiamando in causa quell'epica che solo nel mondo dello sport ha ancora licenza di esistere senza inclinare al ridicolo.

Segnando quanto ha segnato, giocando come gioca e vivendo la vita che vive alla maniera che chiunque sa (anche i suoi detrattori, che perciò illividiscono  svuotati di argomenti), è un educatore a cui, da padre, mi è facile far ricorso ad esempio coi miei figli per addestrarli alla pratica del sacrificio e alla meravigliosa impresa di saper tornare se stessi pur quando la vita, mercè un intervento canaglia o un sovraccarico di ostilità altrui, si mette di traverso a dire: "Ora con te basta, passiamo ald altro!". Francesco è tornato sempre...Dopo Bianchi, dopo Vanigli, dopo ogni crisi...sempre... e sempre all'altezza dei talenti che la sorte gli ha dato e che la sua intelligenza gli ha permesso di affinare al massimo grado.

184, dicono, come Batistuta. No, non come l'argentino: meglio dell'argentino. i suoi gol li ha realizzati tutti con la stessa maglia, la nostra. Senza dire che quelli che Batistuta ha messo a segno non in viola sono i gol serviti a noi per vincere uno scudetto. A noi romanisti. Sicchè, pure a , che a molti di quei gol ha dato il suo contributo incrementando un altro  numero abnorme che lo riguarda e che Re Leone non può pareggiare di sicuro. Il numero degli assist. 184 sono soli i gol. Un numero, dunque, che funge da sintesi. Un numero che , in questo caso, vale molto più di 184.