BOCCIATI - Difficilmente si rivedranno in maglia rossonera nuovamente le ombre di grandi campioni in cerca di rilancio ( Rivaldo, Vieri, Ronaldo) oppure si faranno temerarie scommesse all’insegna del parametro zero a tutti i costi. I tanto praticati deja-vu saranno limitati solo a casi clamorosi. E, soprattutto, non resteranno inascoltate le ricche tentazioni provenienti da altre società (il Chelsea per Pato...) disposte a pagare fior di milioni per i campioni milanisti. In via Turati è stato invece già programmato un piano d’investimento su base triennale per quanto riguarda proprio il settore giovanile. A differenza, invece, rispetto a quanto sta succedendo per la prima squadra dove proprio nella prossima estate dovrebbe essere effettuato un ricambio generazionale che non ha mai avuto precedenti nella storia della squadra rossonera.

ATTO DOVUTO - Un atto dovuto dal presidente Berlusconi anche al figlio Piersilvio che ha pubblicamente invocato più volte uno «svecchiamento » intenso e immediato per snellire, sotto tutti i punti di vista, la complicata struttura milanista. Il preludio, forse, a un concreto e importante affiancamento del padre nella gestione diretta del club. Intanto sono bastati pochi mesi per affiancare ai più che promettenti Abate, Di Gennaro e Paloschi altri... germogli di una Primavera che marcia a passo di carica spinta da tutte le altre formazioni «minori» della nidiata rossonera.