La penna degli Altri 09/10/2009 09:18
L'altro Capitan Futuro
Ebbene questa riflessione lho associata alla conferenza stampa di mercoledì scorso a Coverciano che ha avuto per protagonista Daniele De Rossi. Ma che centra De Rossi - direte voi - con "i principi ispiratori" della nostra professione? Centra, cari amici lettori, centra eccome! Centra perché se Daniele non avesse intrapreso la carriera del calciatore sarebbe stato un concorrente molto autorevole soprattutto per noi giornalisti sportivi con un pregio in più (o un difetto se preferite): dice sempre quello che pensa e pensa, purtroppo per noi, sempre giusto.
Il modo con cui ha affrontato e risposto a domande scomode come quelle su Cassano e Totti ne fanno un comunicatore nato. Riesce a dare sempre risposte esaurienti senza offendere nessuno; difende le scelte di Marcello Lippi senza dimenticare i meriti di chi quelle scelte le ha subite; auspica il ritorno in azzurro di Totti senza dimenticare Nesta; plaude larrivo e limpegno del suo nuovo tecnico di club (Ranieri) esaltando contestualmente il lavoro del suo predecessore (Spalletti) al quale augura grandi successi; ha una parola buona perfino per Donadoni che pure ne mise in dubbio lintangibilità in maglia azzurra; non rinnega quanto detto prima di Roma-Napoli a proposito di una squadrané carne né pesce affermando che al momento la differenza sono tre punti in più.
Altro che Capitan Futuro! Daniele De Rossi è Capitano geneticamente, è un leader naturale e, quello che più conta per noi, è uno dei più forti centrocampisti del mondo che gioca nella squadra per cui tifa da sempre: la Roma. E allora godiamocelo il nostro Daniele che grazie a lui ci terrà domani incollati davanti al televisore per tifare Italia con un elemento di soddisfazione in più per noi giornalisti
sportivi romani ma anche con un sospiro di sollievo e un sentimento di gratitudine: grazie Daniele per non aver scelto il nostro mestiere!