La penna degli Altri 19/10/2009 09:56
La strana parabola di Artur: titolare prima, dimenticato ora
A dire il vero, ieri sera a San Siro Artur c'era, ma soltanto in tribuna. Questo perchè Julio Sergio è infortunato e, quindi, Claudio Ranieri nelle convocazioni è stato costretto a rispolverare Artur. Un terzo in caso di emergenza, si sa. Il secondo, contro il Milan, l'ha fatto Lobont, che aveva giocato (male) contro il Napoli. Tra i pali della porta della Roma è tornato dopo una vita Doni e così, se non altro, si sono ristabilite le gerarchie della passata stagione. Artur, si sa, alla Roma sembra non avere più alcun tipo di futuro, e non è azzardato ipotizzare che alla riapertura del mercato, cioè a gennaio, il brasiliano venga dirottato altrove. Colpa anche del suo amico Julio Sergio che, sul campo, ha scalato un paio di posizioni: Julio non insidia il posto di Doni, ma - a conti fatti - il vero secondo della Roma al momento appare lui.
E così a Artur non resterà altro da fare che cambiare aria, e tentare la fortuna lontano da Roma. Del resto, la sua avventura all'ombra del Colosseo non è mai stata positiva, e ancora ci si chiede come mai la società giallorossa abbia deciso di puntare (da primo o da quarto, non conta) su uno che a Siena faceva la riserva di Eleftheropoulos e che a Cesena non aveva minimamente contribuito a evitare la retrocessione in serie C della squadra romagnola. Se non altro, Artur resterà nella Storia della Roma come uno dei quattro portieri che si sono alternati, dopo appena pochi mesi di attività, tra i pali giallorossi. Un record, certo, ma non di quelli da festeggiare.