La penna degli Altri 17/10/2009 09:13

Francesco Totti si ferma

Il rapporto con Spalletti ha vissuto tra alti e bassi. Quello con il braccio del toscano, Daniele Baldini, non è praticamente mai esistito. ha sempre detto che gli sarebbe piaciuto chiudere la carriera con l'allenatore di Certaldo ma alcune sue uscite pubbliche gli sono andate di traverso. L'ultima il giorno prima delle dimissioni di Spalletti che pur non nominando il capitano, lo accusò di aver giocato per se stesso e non per la squadra nella partita con la . «Sono permaloso - spiega in un'intervista rilasciata al nuovo mensile "Rivista Romanista" in edicola oggi in tutta Italia - un po' mi dava fastidio. Spalletti era uno di quelli convinti che io abbia davvero bisogno di essere spronato». Anche Ranieri l'ha fatto, quando disse che pure i sassi sanno come gioca. «Lì per lì ci sono rimasto male, poi ci siamo parlati e mi ha spiegato il senso di quella frase: vuole solo che invece di andare sempre incontro ai centrocampisti a volte cerchi la profondità. Per il resto mi ha detto di fare quello che voglio in campo. Ranieri è romano, con le battute ci capiamo, non ci saranno mai problemi tra di noi». Neanche con e se qualcuno dice il contrario è «spazzatura, non c'è stato nessuno screzio con Daniele».

si toglie altre sassolini dalle scarpe. Il dopo-partita di Roma- lo ha ferito. «Per me l'episodio della maglia restituita dai tifosi è dimenticato. Però mi è sembrata una grave mancanza di rispetto». Anche la storia del rinnovo di contratto - ma non doveva arrivare questa settimana? - inizia a stancarlo. «Ho avuto quattro richieste negli ultimi tempi: una grande società italiana (il Milan), tre straniere». Il capitano si riferisce agli attestati di stima del Chelsea attraverso e di Real e più indietro nel tempo. «Mi hanno lusingato, ma firmerò il rinnovo con la Roma. Manca solo una clausola sul dopo carriera». Si tratta della definizione del suo ruolo in società dal 2014 in poi ma anche questo dettaglio è già stato sistemato. Manca solo la chiamata della Sensi per firmare. «Con Rosella ci sentiamo tre volte l'anno, per gli auguri. È schifoso sostenere che ha comprato il mio assenso con il nuovo contratto». Infine il prossimo traguardo. Molto ambizioso. «Voglio prendere Piola». Ovvero superare il miglior marcatore di sempre in serie con 274 gol. Gliene mancano 90. «Embé? Gioco altri cinque anni, ce la posso fare - chiude con ironia - così qualcuno s'ammazza». Il suicidio collettivo dei suoi nemici potrebbe iniziare quando lo vedranno tornare a guidare la nazionale. Lippi e ginocchio permettendo.