La penna degli Altri 26/10/2009 14:20
E una vera galleria degli orrori

1. L'USCITA DAL CAMPO DI MENEZ
DOPO un primo tempo così, qualcosa bisogna pur cambiare. Ma non Jeremy Menez, che, pur non avendo giocato ai livelli della partita contro il Milan, aveva comunque confermato di poter essere lunico in grado di inventare qualcosa. In una squadra già priva di Totti e di Pizarro, con la sua uscita dal campo la creatività è stata totalmente annullata. Il bastone aveva funzionato, forse non era necessario insistere, soprattutto a discapito del risultato. Lidea probabilmente era quella di provare ad allargare il gioco inserendo un esterno, ma è difficile pensare che, anche spostato sulla fascia, Menez potesse far peggio di Guberti.
2. L'INGRESSO INUTILE DI PIT
DI Florian Adrian Pit forse non si ricordano neanche a Bellinzona, dove pure ha giocato 73 partite. Qualcuno si ricorderà di una delle più brutte prestazioni della Roma di Spalletti, sconfitta 3-1 in Coppa Italia a Torino. Cera anche Pit in quella squadra. Di sicuro non se ne ricordano a Pisa, dove è andato in prestito per non giocare quasi mai. Una cosa è certa: non cè alcun motivo per cui Florian Adrian Pit possa giocare qualche minuto in Serie A. Limprovviso infortunio di Taddei non può giustificare linserimento di un giocatore che non era in grado di dare nulla e che infatti non ha dato nulla.
3. L'ASSENZA DELLA SOCIETA'
SOCIETÀ contestata, ma quando la telecamera cerca Rosella Sensi in tribuna trova solo Pippo Marra e Maria Sensi. Lunico segnale di vita, la decisione di andare in silenzio stampa, passa attraverso Daniele Pradè. Il presidente, che non segue mai la squadra in trasferta, stavolta non è neanche allOlimpico. Influenza, fanno sapere. Tale da non produrre neanche una dichiarazione a distanza, come invece era accaduto dopo Milan- Roma. Eppure sarebbe stata proprio questa loccasione per ribadire ai giocatori che non vuole sentire giustificazioni preventive tipo "sapevamo come sarebbe andata a finire".
4. VUCINIC CHE FINE HA FATTO?
NON segna, e questo già di per sé è grave per un attaccante. Lultimo gol di Vucinic risale alla partita dellOlimpico con il Ghent. Era il 30 luglio, una vita fa. Di mezzo ci si è messo anche un infortunio rognoso come può essere uninfiammazione al tendine del ginocchio. No, qua il problema è un altro. È latteggiamento in campo di Mirko. Sbaglia unoccasione da due passi, colpisce la palla in maniera
imbarazzante, viene sommerso dai fischi. E non reagisce, non aggredisce, resta passivo. Barcolla, si arrende. Un modo di fare che infastidisce. Dimostra la fragilità di un calciatore che sogna ancora di diventare campione. Giocando così, la strada è lunga.
5. ACQUISTI O PANCA CORTA
LA PANCHINA corta è stato uno dei limiti della Roma ieri pomeriggio col Livorno. La rosa a disposizione di Ranieri è cortissima, e la presenza in campo di Faty dal primo minuto e di Guberti e Pit nel finale, lo confermano. Ovviamente le colpe del tecnico in questo senso sono minime, ma vanno ricercate nella società che ad agosto non ha provveduto a rinforzare una rosa che andava come minimo puntellata in alcuni ruoli. Manca un attaccante, e lassenza forzata di Totti non ha fatto altro che ingigantire questa lacuna. Manca un esterno sinistro, perché il solo Riise non basta. La questione portieri si è risolta solo dopo il rientro di Doni. In generale, quella di Ranieri, è una coperta corta. Che non è stata allungata.
6. STADIO CARO E VUOTO
UNA desolazione: 3.328 paganti. Sommati ai venticinquemila abbonati (ma a Trigoria dicono: «Sono di meno»), ieri non si arrivava a trentamila romanisti. Così vuoto, lOlimpico non aiuta né le casse della società né la squadra. Fino a un anno fa, la Roma si vantava di non "regalare" lo stadio, come invece già faceva la Lazio con sconti e omaggi vari. Ora, a Trigoria si sono dovuti adeguare: riduzioni e tagliandi gratuiti sono allordine del giorno. Tuttavia, lOlimpico costa sempre troppo: per un Distinti, ieri, ci volevano 25 euro, per una Tevere 40. Per curiosità: perché, quando è chiuso, non concedere il settore ospiti alle scuole? In Italia lo fanno. La Roma, no. E lo stadio piange.