La penna degli Altri 11/10/2009 10:19

A.A.A. stipendi cercasi: ne mancano 3

L’ultima mensilità pagata, anche questa con grande ritardo, è stata quella di giugno scorso. Mancano all’appello gli stipendi di luglio, agosto e settembre, che non si sa quando saranno regolarizzati. Una prassi, si dice, in uso in molte delle squadre di serie A,  quella di pagare in ritardo gli stipendi, e praticamente una consuetudine in serie B. Ma a Roma per ritrovare una situazione del genere bisogna tornare indietro fino alla stagione 2003/2004, l’ultima con al timone Franco

Sensi prima che le redini della società passassero a sua figlia Rosella, diventata amministratore delegato nel marzo del 2004. E prima della ricapitalizzazione che consentì di appianare molte situazioni rimaste in  sospeso.

Quella Roma, è bene dirlo, è stata anche più di tre mesi senza percepire lo stipendio e i risultati in campo non sono mai mancati, se è vero che arrivò seconda in campionato alle spalle del Milan ed è stata in corsa per il tricolore fino a tre giornate dalla fine. Nella gestione virtuosa e dell’autofinanziamento di Rosella Sensi però, il mancato pagamento degli stipendi è una novità assoluta, oltre che un segnale del grave  momento di debolezza che sta vivendo l’attuale proprietà. Qualche malumore nello spogliatoio, questa situazione lo sta comunque creando. Gli unici pagamenti in regola sono quelli dei calciatori che hanno il contratto con il minimo federale, quei giocatori che oscillano tra la Primavera e la prima squadra tanto per  capirci. Contratti da ventiseimila (26.000) euro lordi l’anno, meno di millesettecento (1.700) netti al mese. Una situazione, questa, che se non dovesse essere regolarizzata entro il mese di giugno potrebbe creare qualche problema (leggi punti di penalizzazione) per il prossimo campionato.



FUTURO MEZZAROMA? Un aiuto al Presidente giallorosso potrebbe arrivare, in un futuro prossimo, dagli imprenditori romani, sempre più interessati dal progetto-stadio presentato lo scorso 29 settembre dalla dottoressa Sensi. Uno di questi è Massimo Mezzaroma, figlio di Pietro che nel 1993 rilevò la Roma da  Ciarrapico insieme a Franco Sensi. Il presidente della M Roma volley, che milita nel campionato di serie A2 di pallavolo, ieri al termine della gara della sua squadra ha parlato ancora una volta di un suo possibile ingresso nella cordata di costruttori che potrebbe affiancare la famiglia Sensi nella costruzione del nuovo stadio. «Sto pensando – le sue parole - di fare un sistema tra imprenditori a Roma per creare una cordata che possa dare

una mano alla famiglia Sensi e inizialmente affiancarsi. E’ normale che poi si possa pensare anche a rilevare la società, ma senza alcuna estorsione. Sarebbe una cosa fatta col massimo rispetto, quello che si deve alla società e alla famiglia. Ovviamente anche l’affiancamento ai Sensi non può prescindere dalla questione dello stadio. Quello è un punto centrale della questione».