La penna degli Altri 25/09/2009 09:49

Un vero condottiero: segna fa assist e gioca per gli altri

Si tratta del miglior calciatore nato da queste parti e solo , a quanto si dice, potrebbe vedersela con lui per grazia, classe e intelligenza calcistica. Ma facciamo fatica a fidarci e Bernardini comunque cominciò da e giocò anche altrove. no. I primi calci alla Fortitudo, sotto casa, poi a Trastevere e poi con la Lodigiani, ma l’epoca d’oro tutta con la Roma. Aveva quattordici anni quando Dino Viola gli consegnò un premio, dicendogli: continua così e diventerai titolare. Francesco, che era magro come un giunco nonostante le tonnellate di patatine fritte e cioccolata, arrossì. Da tre anni dicono sia finito.

Nel frattempo ha vinto un titolo mondiale, quello di capocannoniere, due Coppe Italia, una Supercoppa, la Scarpa d’oro e ha fatto così tanti gol, e tanti altri ne ha fatti fare, da perderne il conto. Continuino a parlarne male: gli allungano la carriera. Se gli avversari lo rispettano e la smettono di mirare a schiena e caviglie, giocherà ancora tre o quattro anni e batterà ogni record. In fatto di gol si trova adesso a due passi da Batistuta e poi prenderà Signori e poi, dopo Hamrin, anche Baggio, che secondo Mazzone era più bravo di lui. Però Baggio recitava per sé, mentre gioca per la squadra. Si sostiene, e ci si litiga pure, una tesi: la Roma ha bisogno di un grande centravanti.

Ma è anche questo. I numeri stanno dalla nostra parte. Batistuta nelle undici stagioni italiane ha giocato in serie A 318 partite, segnando 184 reti, alla bellissima media di 0,58. negli ultimi undici anni ha sommato per via degli incidenti solo 278 gare e fatto 146 gol, alla media di 0,52. Siamo, come si vede, praticamente alla pari. Ma Batistuta voleva una squadra per sé. è il re degli assist (sei già in questa stagione) e accanto a lui tutti diventano cannonieri, come succedeva ai partner di Rivera. Ha fatto bene Ranieri a dirgli di cambiare movimenti e posizione: adesso va in profondità oppure, guardando la porta anziché darle le spalle, ricerca lo slalom come ai tempi zemaniani. Ranieri altre cose ha fatto bene e altre ne farà: diamogli tempo e cancellerà dalla testa dei difensori la tabellina del tre. Quando si gioca sempre non c’è modo di allenarsi.