La penna degli Altri 21/09/2009 09:35
Totti si toglie i sassi dagli scarpini

È come se la Roma si fosse risvegliata da un incubo, tanta la voglia di cancellare i malumori e le amnesie recenti. Una truppa, quella giallorossa, con gli occhi di tigre e il motore a mille, unonda durto che ha spazzato via la debole resistenza viola in poco più di mezzora. Totti (181 i gol in A), De Rossi, Riise, Taddei, Perrotta e Vucinic: la giostra di Ranieri si è illuminata non appena il signor Rizzoli ha alzato il sipario sulla sfida come se il copione fosse già scritto.
Così, i primi lampi non tardano ad arrivare in un Olimpico con la curva vuota in segno di protesta per la Tessera del tifoso (gli ultras entreranno dopo 30) e contro giocatori accusati, prima di ieri, di vivere il periodo di magra con latteggiamento di chi pensa solo a sé. Il ritmo si impenna fin dallavvio, le idee anche, ma, in campo, sembra esserci una squadra sola. Ranieri, al di là dei giudizi su Totti, aveva passato la vigilia urlando la propria rabbia per limprevisto ko giallorosso a Basilea in Europa League e chiedendo una reazione da gladiatori. Parole forti per uno spogliatoio che, forse, aveva bisogno di una scossa ad alto voltaggio.
La notte di Totti comincia con un calcio di rigore telecomandato là dove i guantoni di Frey non possono arrivare. Poi, una saetta precisa e potente dal cuore dellarea, linvito con un tocco desterno a De Rossi per il sigillo del 3 a 0 e decine di invenzioni accompagnate dalla voglia di togliere il fiato agli avversari. La Roma ha ritrovato tutto dun tratto equilibrio e geometrie, ma, soprattutto, la voglia di divertirsi anche con un tecnico, Ranieri, distante anni luce dal credo dellex Spalletti.
Uniche note negative per i giallorossi arrivano dai malanni di Vucinic, costretto a uscire dal campo per un dolore al ginocchio operato, e dagli stessi tifosi per il continuo lancio di petardi e qualche coro contro Mutu (la società verrà multata). E la Fiorentina? Ha davanti una settimana decisiva: giovedì è in agenda il cda sulle cariche sociali, Prandelli sbanda, per ora non è a rischio, ma sullo sfondo avanzano candidature di peso come quella del toscano Spalletti per il prossimo anno. Lunico sussulto viola è arrivato sui titoli di coda e per un errore di Perrotta: Gilardino ringrazia, ma è troppo poco. La Roma sta già brindando alle mille vittorie in A.