La penna degli Altri 10/09/2009 10:19

Totti rinnova, ma c'è chi lo contesta



La stagione è cominciata, ha giocato già sei partite ufficiali tra campionato e Euro­pa League, segnando
11 gol, ma il contratto non è stato ancora firmato. Non c’è nessun problema, fanno sapere dalle parti. La firma potrebbe arrivare domani. O, al massimo, all’inizio della prossima settimana.



In ogni caso è cambiato quello che sembrava immutabile: la centralità di per i tifosi. Basta sintonizzarsi sulle radio private, girare su qualche blog, ascoltare quattro chiacchiere al bar. Ha preso piede un «partito» contrario a un contratto così lungo.




Certo, per la maggioranza è un sacrilegio dubitare del giocatore più grande che la Roma abbia mai avuto. Certo, si può dubitare della «fede» di chi guarda più alla carta d’identità (33 anni il 27 settembre) che ai gol segnati in maglia giallorossa (179 solo in campionato).



Eppure ha fatto per la Roma più di qualunque altro calciatore. Eppure ha detto e confermato che, il giorno in cui non si sentirà più al 100%, passerà a fare il dirigente e ridiscuterà l’ingaggio.




Ieri pomeriggio il capitano si è sottoposto ad un test pro­grammato da tempo per valuta­re la forza e la potenza degli arti inferiori. In particolare della gamba destra, dopo la lesione di secondo grado riportata lo scorso anno a Catania. Un test utile a programmare il lavoro.



Sempre ieri c’è stato un incontro con il sindaco Gianni Alemanno e non è stato solamente una stretta di mano. Su questa Roma, del resto, ci sono così tante domande da fare e tante risposte da trovare. E in­tanto anche , ieri do­po la partita della Nazionale, ha parlato della situazione della squadra: «Sono dispiaciuto per quanto accaduto a Spalletti, ma non cambia niente. Darò a Ranieri quello che ho dato al precedente allenatore. Però dico che Spalletti è il miglior tecnico che ho avuto, anche l’uni­co con cui andrò a cena. Lo hanno preso come capro espiatorio, ma lui se ne è andato con grande dignità e professio­nalità. Ranieri mi ha fatto una buona impressione, forse il fatto di essere romano gli da un pizzico di carica in più».