La penna degli Altri 19/09/2009 10:04

Roma senza anima e senza voglia

Ranieri riparte proprio dalla vergognosa prova al St. Jakob Park. Dentro gli spogliatoi di Trigoria le urla del tecnico rimbombano davanti allo schermo che ripropone errori e orrori della gara di Basilea. Quasi un’ora di accuse, prima di scendere in campo nel pomeriggio, individuali e di squadra. L’allenatore boccia i comportamenti del gruppo. La Roma è da rifare tatticamente e psicologicamente. Pizarro ammette che non c’è più entusiasmo c’è da credergli. Nessuno ha più la forza di ridere e in questo modo si lavora male.

La proprietà lascia campo libero a Ranieri. Lo appoggia in ogni decisione. Ma Rosella Sensi, a Milano per l’assemblea di Lega, avverte i giocatori: «Ora basta, non si può continuare così: sono proprio delusa». Indica l’unica strada per rivedere la luce: «Le chiacchiere servono a poco, ci vogliono i fatti. In campo. Bisogna lavorare sodo per arrivare ai risultati. Ho visto bene quello che è mancato a Basilea, ma non sto certo a dirlo. Me lo tengo per me. Preferisco che ne parli il tecnico. Se Ranieri, giovedì sera, è stato duro con i giocatori avrà avuto i suoi buoni motivi».

«Se non ci svegliamo, rischiamo di fare una brutta fine». inquadra la situazione. E’ allarme a 360 gradi, con il coinvolgimento di tutti i calciatori, nessuno escluso. «Dobbiamo riscattarci subito, già con la . Se non ci sbrighiamo a mettere le cose a posto, ci ritroviamo in una china molto pericolosa. L’unica soluzione per uscire dal tunnel è ritrovare il successo. Dobbiamo ricominciare da zero, facendo un passo alla volta, partita dopo partita». Pizarro ha detto che la Roma non riesce a seguire Ranieri (Spalletti andò via, spiegando dopo la gara con la che il gruppo non lo seguiva più...). va oltre: «Non riesco a spiegarmi, però, una cosa che mi sembra incredibile: il modo di giocare voluto da Ranieri è più facile da mettere in pratica rispetto a quanto chiedeva Spalletti. Eppure non riusciamo a fare risultati. Il calcio di Spalletti era più complicato, più spettacolare, più di impatto. All’epoca eravamo bravissimi. Ottenevamo vittorie, successi, trofei, e tagliavamo traguardi. Adesso, con gli stessi giocatori, non siamo in grado di giocare un calcio più semplice. Comunque, pensiamo a vincere, non pensando al passato: servono sacrifici e umiltà. Dobbiamo tenere ben presente quanto possiamo fare. Renderci conto che ancora siamo in grado di dare tanto. Il nostro valore non può essere questo».

Brighi è recuperato, Perrotta quasi. Preoccupa, invece, Baptista. Il brasiliano ha una condrite al ginocchio (1°-2° grado), meno grave di quella di Doni (3° grado), ma comunque fastidiosa e da gestire. L’attaccante deve convivere con il problema alla cartilagine. Vorrebbe fermarsi un paio di settimane, ma la società non è d’accordo. Oggi se ne parlerà a Trigoria.

Intanto la società rischia una multa per gli incidenti di Basilea: l’Uefa sembra intenzionata a prendere provvedimenti per gli scontri tra i tifosi giallorossi (9 fermati) e la polizia fuori dello stadio. Molto dipenderà dal referto del delegato presente al St.Jacob Park.