La penna degli Altri 18/09/2009 08:46
Roma il fondo svizzero

«Dovremo lavorare molto sulla testa», ha spiegato Ranieri a fine gara. Come dire: che è colpa mia se Mexes sembra il fratello e Baptista un modello di Dolce & Gabbana? I problemi di concentrazione si vedono da subito. Una Roma molle, sulle gambe, infilata dal Basilea, che con un tiraccio dal limite di Carlitos si porta in vantaggio. Si accusa il colpo ma si tenta di reagire. Menez cerca di dare vivacità allattacco, ma si perde nei suoi dribbling. Ranieri chiede al francese di giocare largo, lui puntualmente si accentra. Il solo lampo del primo tempo è la traversa di Totti su una punizione pennellata.
Eppure Ranieri aveva messo in campo una formazione a trazione anteriore, con Totti, Menez e Battista. Ma gli avanti non sono mai supportati a dovere del centrocampo. Anche questa volta Pizarro viene utilizzato come vertice alto del rombo, ma sembra fuori posizione. De Rossi è spaesato e pare non capire quando coprire la difesa e quando servire gli attaccanti: fa male sia uno che laltro compito. Discorso analogo per Taddei: il brasiliano è irriconoscibile e si perde in rincorse e cross mai a buon fine. Il peggiore è senza dubbio Julio Baptista. Non tocca un pallone nei primi 10 minuti, rallenta le azioni e sbaglia limpossibile. Menez ci mette corsa e troppi dribbling, guadagna qualche punizione, ma fa infuriare Ranieri che lo manda in panchina a metà primo. Non è che Guberti, entrato al suo posto faccia meglio, anzi. Lex Bari non salta mai luomo. Ranieri gioca la carta Vucinic ma il montenegrino stavolta non passa come il salvatore della patria. La gara finisce col Basilea in attacco che raddoppia su contropiede infilzando una difesa inesistente.