La penna degli Altri 25/09/2009 10:21

Ranieri e la difesa crac: questione di equilibrio

Claudio Ranieri, anche se con una battuta che chiama in causa le difficoltà di rendere finalmente praticabile l’autostrada A3, fa un paragone per certi versi preoccupante. La verità è che vuole prendere di petto, e subito, il vero problema della Roma di oggi. Che poi è simile a quello di ieri, cioè della gestione Spalletti. Perché il malessere nasce nel finale della stagione scorsa e si sta manifestando ancora in questa appena cominciata.

Dal 3 maggio scorso, partita all’Olimpico con il Chievo finita 0 a 0, la squadra giallorossa non è più riuscita a chiudere un incontro senza incassare reti. Una striscia di 14 gare ufficiali, 9 di campionato e 5 di Europa League. Nessuno in serie A, dall’inizio del nuovo torneo è riuscito a fare peggio: già 11 gol incassati nelle prime 5 giornate. In tutto, se si contano pure le reti prese in coppa, in meno di 2 mesi e in 10 partite, sono 19 (13 in trasferta). Con Spalletti la Roma ne ha presi 12 in 6 gare, con il nuovo tecnico solo leggermente meglio, 7 in 4. Media in assoluto allarmante: quasi 2 gol a partita. Cambiando allenatori e interpreti, compreso, il risultato è più o meno identico. Addirittura in 4 gare (3 di campionato su 5) la difesa ha incassato 3 gol.

Ranieri più volte ne ha parlato con i giocatori. Bisogna puntare sulla compattezza, con movimenti che coinvolgono 10 giocatori e non solo la difesa. “Poi tanto davanti qualcosa riuscite sempre a inventarlo”. Già, la Roma in attacco spesso esagera: 11 gol segnati in 5 partite (stesso numero di quelli subiti) di campionato, addirittura 30 nelle 10 gare ufficiali, con media da favola da 3 gol di media per ogni incontro, grazie ai 7 realizzati sia a Gent che contro il Kosice all’Olimpico. E addirittura 12 marcatori diversi. Delle 30 reti, ne ha firmate quasi la metà. Ma la mira del gruppo è eccellente. Hanno già fatto centro Burdisso, Mexes, Riise, , Brighi, Taddei, Menez, Vucinic, Okaka, Guberti e Cerci. Una squadra alle spalle del capitano.