La penna degli Altri 10/09/2009 09:14

I tifosi non raccolgono l'invito della Sensi

Tutti a casa. Lei aveva bussato alla porta del Casms, chiesto e orrenuto che sotto la sua la protettrice i tifosi potessero partire, convinta in questo modo di fargli cosa gradita, con l'obiettivo di recuoerare punti nei sondaggi che danno la sua popolarità al minimo storico. Ma i tifosi, almeno quelli che solitamente seguono la squadra in trasferta, hanno deciso di restare a casa: meglio guardarla in tv che andare a Siena sotto la sua ala protettrice. Così, solo cinquecento del 1.500 biglietti a disposizione sono stati prenotati. La decisione dei tifosi - spiegata in un comunicato firmato - è stata presa "alla luce delle assurde modalità con cui la Roma, in accordo con la , ha organizzato la trasferta,  obbligando i tifosi a un estenuante iter burocratico (...). La non partecipaerà alla farsa organizzata dalla società di Trigoria". Dunque, sarebbe una questione di civiltà. "Non ci stiamo ad essere schedati", si leggeva nei forum dei tifosi. La stessa ragione per cui i sostenitori della Roma (e non soltanto loro) si oppongono alla tessera dal tifoso, di cui dovranno dotarsi dal primo gennaio 2010 se vorranno andare in trasferta.

Incontri. Dietro le questioni di civiltà, forse prese a pretesto, c'è però un'insofferenza diffusa nel tifo romanista contro questa proprietà. Chissà come accoglieranno l'operazione stadio: il lancio è atteso nei prossimi giorni, ieri la Sensi ha presentato il suo progetto alla Regione. Tra le iniziative in progress, anche una che coinvolga e Alemanno? Ieri si sono incontrati (dicono casualmente, complice l'appuntamento da un notaio) in una palazzina centrale che ospita la sede delle Fondazione Nuova Italia, vicina al sindaco di Roma.