La penna degli Altri 25/09/2009 09:19

Alemanno, Sensi e Angelini: le mosse sul futuro della Roma


Il sindaco, che è molto attento agli sviluppi delle vi­cende societarie del club gialloros­so, è disponibile ad ascoltare qualsiasi altro imprenditore che manifesti interesse nei confronti della Roma. Il primo cittadino è interessato al futuro del club gial­lorosso, che è un bene della à (così come lo è la Lazio) e si augu­ra che ci sia continuità con una so­cietà in grado di mantenere una squadra competitiva. Dal Campi­doglio filtrano indiscrezioni ri­guardo l’incontro. Pare che ad Alemanno abbia fatto una impres­sione positiva la manifestazione di interesse di Angelini. L’incontro favorirà un nuovo passaggio: ora sarà Alemanno a parlare con Uni­credit per capire che sviluppi po­tranno esserci intorno alla Roma. La mossa di Angelini ha destato sorpresa nella famiglia Sensi, im­pegnata in questi giorni nel mette­re a punto il progetto del nuovo stadio. Intorno al quale conta di costruire il futuro della società.


La famiglia Sensi è ancora nelle condizioni di scegliere in piena autonomia sulla Roma. C’è il pro­blema del debito con Unicredit da risolvere. Italpetroli dismetterà altri asset, per poter pagare una delle due rate sulle quali finora è stata inadempiente. Dopo di che conta di spalmare il debito resi­duo.

La squadra, se non andrà in Cham­pions League, ri­schia un nuovo ridi­mensionamento. Ai primi di settembre sono stati pagati gli stipendi di giugno. Mancano solo quelli di luglio e agosto, ma di solito un ritar­do di due mesi nel periodo estivo è considerato fisiolo­gico.

Intanto Rosella Sensi vorrebbe po­tenziare la società. Sta pensando a un nuovo dirigen­te, una figura carismatica che possa fare da filtro tra la proprie­tà e la squadra. Pare che questa esigenza sia stata avvertita anche da alcuni “ senatori” all’interno dello spogliatoio. Il presidente della Roma aveva pensato a Bo­niek. Ci sono stati alcuni incontri, che finora non hanno portato a nessun accordo. A Zibì è stato proposto un ruolo di ambasciato­re internazionale, un po’ quello che era stato promesso a Panucci. Boniek, che ha un’esperienza ad altissimi livelli, avrebbe ambito a qualcosa di più.