La penna degli Altri 28/09/2009 09:11
47' Roma che parla
La Roma parte male, svogliata, forse nelle gambe sente ancora i postumi della partita infrasettimanale nel pantano di Palermo. Il centrocampo sbaglia partita, anche se la difesa stavolta subisce soltanto una rete e non sbaglia mai la tattica del fuorigioco. In avanti, oltre al solito movimento, si vede poco. Il Catania invece spinge forte e, dopo due tiri respinti da Julio Sergio, arriva il gol: pallonetto di Ricchiuti, il portiere smanaccia sul palo, la respinta cade sui piedi di Morimoto che mette dentro.
«Lapproccio alla gara non mi è piaciuto - spiega Ranieri - avevo chiesto di partire decisi. Ma abbiamo fatto fare al Catania la partita che voleva. Per il momento il punto ci va bene».
Certo, dopo 28 minuti trovarsi con due cambi obbligati non è facile neanche per mago Merlino, ma Ranieri non si è mai dato per vinto e le ha provate tutte fino alla fine, cambiando dal 10 del secondo tempo anche il modulo della mediana, passata dal rombo ai 4 in linea.
Dopo la vittoria presa per i capelli a Siena, il pari in extremis a Palermo, anche a Catania si deve invocare la dea Bendata: al 47 il guardalinee si inventa un angolo che - finalmente - Pizarro batte alto, tiraccio di Totti ribattuto e De Rossi insacca. Il nervosismo, che è sempre di casa al Massimino, è palese e, nel turbillon scatenato dopo la rete, il Catania sembrava pronto addirittura a ritirarsi per protesta. Ma la prospettiva del 0-3 a tavolino, hanno convinto i siciliani a proseguire. Nel frattempo, però, è stato espulso Delvecchio. Il resto sono parolacce e insulti sotto il tunnel degli spogliatoi e un ritorno nella Capitale con uninfermeria degna di un pronto soccorso: Mexes, Cassetti, Juan e Perrotta accusano dolori muscolari. E giovedì cè la Coppa.