La penna degli Altri 30/08/2009 16:35

Totti-Amauri kolossal del gol

, invece, più che atipico è tutto. Semplicemente. Per la Roma, certo, ma non solo. Ora fa il centravanti o centro­boa, ma ha piena libertà per­ché lui è la Roma e su questo nessuno può discutere. Non è soltanto questione di bandie­ra, neppure di classe, per quanto cristallina. E’ un le­game inscindibile. E France­sco , il capitano, è l’uomo che cambia le partite, persino l’umore della squadra in campo. e tutto. Sempli­cemente. In questo avvio di stagione ha messo a segno 10 reti nei preliminari di Euro­pa League. Vabbé, gli avver­sari erano Gent e Kosice. Però bisogna sempre segnar­li, 10 gol. A questi il capitano ha aggiunto una delle due re­ti nella sconfitta di Marassi contro il e tre reti nel­la prima amichevole contro la rappresentativa della Val Pusteria. Se potesse, il capi­tano che arriva all’allena­mento ormai accompagnato dl figliolo, si sistemerebbe pu­re in difesa. Il reparto che sin qui ha più che traballato.

NAZIONALE Sono i centra­vanti, Amauri e , eppure potrebbero anche giocare a fianco. In azzurro. I destini sembrano diversi, a dirla tut­ta. appartiene al passa­to e ha lasciato la nazionale per preservare un fisico mi­nato da acciacchi e infortuni assortiti. Logorio causato dal­la lunga carriera e dai molte­plici colpi subiti. Per dire, nel­le ultime due stagioni non ha superato le 25 presenze in A. E dal 2001-02 c’è riuscito tre volte. Amauri sta per ottene­re il fatidico passaporto e ha già più volte manifestato la propria volontà. Anche , da inizio stagione perlomeno, va ripetendo che lui sarebbe disponibile a un ritorno mon­diale. A 33 anni (che compirà il 27 settembre). Dunque l’i­potesi potrebbe trasformarsi in realtà, anche se bisogne­rebbe vivere nella testa di Marcello Lippi per avere la risposta. E, soprattutto, biso­gnerebbe verificare le condi­zioni del giallorosso a fine stagione.

GOLSono centravanti diver­si. Ma ha sempre segna­to moltissimo e in ogni modo possibile, capacità balistiche davvero fuori dal comune. Amauri è invece tipo che si sacrifica parecchio per la cau­sa. Si sfinisce, spesso, perden­do di conseguenza la lucidità quando si tratta di finalizza­re. Il suo record di gol è della stagione con il Palermo (15). Ma va considerato anche il fatto che solo da un paio di stagioni il 29enne brasiliano ormai naturalizzato (il pas­saporto dovrebbe essere riti­rato nei primi di settembre) ha raggiunto la piena matu­rità e, dopo tanta gavetta in giro per l’Italia, trovato squa­dre con propensione offensi­va. E di questa si sta proponendo come punto fermo per l’attacco. Anche per la capacità di assecondare i movimenti della stella

Diego. Forse per innata sin­tonia. Amauri sa quando al­largarsi e creare gli spazi per le incursioni dell’altro pauli­sta. E se la doti da suggerito­re tra i duellanti non possono essere paragonate ( e l’assist sono un’assioma), an­che Amauri, per essere un go­leador non è affatto egoista. Anzi è l’emble­ma dell’altruismo.


BOMBER D’ESTATE In­somma, oltre al titolo inutile ed effimero di cannoniere dell’estate, tra e Amau­ri c’è ben altro in gioco. So­prattutto per Amauri che può ergersi definitivamente al ruolo di protagonista del campionato. Eppoi potrebbe essere in ballo anche una ma­glia azzurra. Perché ol­tre che determinante è dive­nuto con il tempo condizio­nante. Nel senso che devi tu­telarlo, preservarlo, accudir­lo. Schierare una formazione a lui adatta. Amauri non lo è per nulla Piuttosto, si adatta. Curiosamente nessuno dei due è abituato a segnare con­tro le rispettive squadre. Tot­ti ne ha
“soltanto” sei (5 in campionato, per dire Del Piero ne ha 12) contro la Ju­ve. E per di più soltanto in ca­sa. Amauri non colpisce nella porta giallorossa dall’aprile 2006, con il Chievo per uno scoppiettante 4-4. Nulla pri­ma e niente poi. I duellanti oggi però ci riprovano. E la Roma non ha difesa a tenuta stagna. La mostra an­cora qualche limite dietro. Può starci lo spettacolo con reti, come la stagione scorsa (1-4 bianconero). Di sicuro è un duello che interessa Lippi. E gli scommettitori: l’uomo con maggiori probabilità di segnare è proprio (paga­to a 2,40), seguito da Amauri (a 2,50).