C’è, ad esempio, chi è pronto a garantire che il magnate russo Mikhail Prokhorov sia sul punto di prendere possesso della società e chi assicura che Vinicio Fioranelli sia (ancora) dietro l’angolo pronto a sferrare l’attacco decisivo, con tanto di pacchetto di campioni prenotati in giro per l’Europa, Spagna in primis. Voci, indiscrezioni. La verità non tarderà a venire a galla. La realtà, al momento, è che la Roma è nelle mani della famiglia Sensi. E che la Roma di Luciano Spalletti è una squadra da perfezionare. E pure che, al momento, non sembra esserci altra via d’uscita, per accontentare allenatore e tifosi, che la cessione di un altro paio di elementi, con i nomi di Juan e Julio Baptista in cima a una lista che comprende anche Menez.

Siamo alle solite: se non si cede (ancora...), niente acquisti. La squadra ha bisogno di un centravanti, di un portiere e di uno o due difensori centrali, dipenderà dalla cessione o meno di Andreolli. Per l’attacco, al momento, i dirigenti della Roma hanno messo sotto strettissima osservazione, in Europa, soprattutto due giocatori, lo spagnolo Negredo del Real Madrid e il russo Pavlyuchenko del Tottenham. Anche in questo caso, però, c’è chi è pronto a scommettere che la Roma stia seguendo anche un pista in Sud America. La sensazione è che per l’attaccante si procederà con la formula del prestito oneroso e che, quindi, ci sarà da aspettare che maturino i tempi giusti per chiudere un’operazione con quelle caratteristiche.

Per il ruolo di portiere c’è Sorrentino ancora in pole (Artur piace a Livorno e Parma), mentre per il centro della difesa si continua a pensare a Lugano e Burdisso (che all’Inter non gioca, e ci sarà un perchè...). In tema di cessioni minori, Esposito piace a Del Neri, quindi alla Sampdoria, mentre Faty ha richieste dalla Francia, da club non di primo piano.

Intanto, Marcello Lippi ha diramato le convocazioni per l’amichevole dell’Italia contro la Svizzera, mercoledì 12, e non c’è alcun romanista.