La penna degli Altri 07/08/2009 11:46

Se la crisi spacca il mercato: Inter e Juve ok, Milan e Roma giù


Detto questo - e qui sta il problema - la crisi non ha colpito ovunque e in maniera uniforme: piuttosto ha spaccato l'Italia, se non l'Europa dove club come Real Madrid, , Manchester , Zenit San Pietroburgo possono addirittura sfruttare le esigenze di liquidità degli altri club. In Italia l'Inter "senza Ibrahimovic" - acquistati Lucio, Thiago Motta, Milito, Eto'o - è più forte di quella dello scorso anno. Idem la che si ritrova con Cannavaro, Felipe Melo e Diego in più. Persino il ha investito tanto (, Quagliarella etc). Le altre hanno quasi tutte venduto o non sono cambiate molto. Milan, Roma, e Lazio comprese.


Ricordato che gli orfani di Ibrahimovic non hanno versato lacrime, a Roma sono infuriati per la partenza di Aquilani. Ma la Roma è un esercizio di sopravvivenza continua, da anni vende giocatori di livello per tirare avanti. Senza contare che le difficoltà strutturali che la società attraversa ormai si sono estese anche ad altri club: la Roma non è più un caso isolato. Cronico, semmai, questo sì. Basterebbe guardarsi intorno per capire che la speranza di un ricco signore che la risollevi tra le grandissime è veramente un'illusione. E lo stesso per la famiglia Sensi, condannata alle acrobazie per tirare avanti. Non sono tempi per chiedere miracoli o lussi: il destino della Roma di questi anni, per adesso, è segnato. Bisogna tirare avanti puntando su un tecnico intelligente - e Spalletti lo è - e sui giovani.

Già in altre occasioni abbiamo parlato del singolare caso-Milan, che negli ultimi anni ha sempre trainato il mercato mentre adesso ha dovuto subirlo, accettando - anche giustamente - un ridimensionamento dei costi fuori controllo. Con le solite piccole stranezze tipiche della grandeur rossonera, quale quella di far passare la conferma di Pirlo quasi per un grande acquisto, e far pensare che l'arrivo di Huntelaar possa compensare la partenza di Kakà. Di fondo il Milan ha bisogno più che altro di un forte ringiovanimento che possa dare i suoi frutti nei prossimi anni, e qui il lavoro dello staff rossonero di Galliani, Braida etc è ancora parziale. Ma almeno è iniziato e non c'erano forse molte altre strade da percorrere.

In ogni caso sarebbe stato utile chiedere qualche chiarimento in merito al presidente, ma ci ha fatto sapere, con una "lezione da editore", che il pubblico non vuol leggere critiche negative nei confronti della propria squadra. E allora Forza Milan e avanti così...

Fabrizio Bocca