La penna degli Altri 06/08/2009 16:10
L'errore più grande

Sorprendente fino a un certo punto, ma dolorosissima per quello che rappresenta,arrivata invece la notizia della cessione di Aquilani. Non lha comunicata la Roma, che anche in questo caso si è fatta bruciare dal club inglese, cioè il Liverpool, pronto a ufficializzare lacquisto sul proprio sito.
E pazzesco che qualcuno creda che la partenza di Aquilani costituisca un affare per la Roma, sventolando lassegno di 20 milioni (più altri 3 di bonus) che servirà a ripianare almeno parzialmente le casse giallorosse. Con Aquilani, la Roma perde la mezzala della nazionale italiana, perchè tale stato fino al momento dellinfortunio, un calciatore completo come ce ne sono pochi al mondo e il giocatore che, dopo Totti e De Rossi, rappresentava le radici di questa società
.
E indiscutibile che gli infortuni ne abbiano frenato la crescita, ma proprio un Aquilani guarito, con margini di miglioramento addirittura inimmaginabili, avrebbe potuto rappresentare il valore aggiunto. La sua cessione serve alla Roma per fronteggiare la continua emergenza a livello economico e limpressione che anche lo staff tecnico non abbia posto un veto così risoluto come avrebbe fatto non solo con Totti e De Rossi.
Certo che al di là del valore assoluto del giocatore, paradossalmente ancora inesplorato, fa impressione che nella gloriosa vita della Roma venga scritto un nuovo capitolo buio con la cessione di uno dei suoi figli prediletti. Qualcosa di simile successe 44 anni fa con De Sisti, venduto per 200 milioni di lire in uno dei momenti più malinconici della storia della Roma: 4 anni dopo, Picchio si tolse la soddisfazione di vincere uno scudetto a Firenze. Qualcosa di simile accadde 22 anni fa con Ancelotti, che pur non essendo cresciuto nel vivaio giallorosso aveva guadagnato il diritto di essere considerato una bandiera. Anche per lui, come per Aquilani, furono decisive le visite mediche con il nuovo club. Anche di lui qualcuno disse che si trattava di un affare considerando le condizioni fisiche. Il Milan degli scudetti, delle Coppe dei Campioni e delle Coppe Intercontinentali, ancora ringrazia.