La penna degli Altri 20/07/2009 08:29

Per il bene della Roma


Se dovesse restare il Principino a quel punto Brighi sarebbe l'altro serio indiziato ad andarsene: la sta sempre lì. Aquilani è rimasto sorpreso ma non troppo delle parole di Spalletti e Conti dopo il Blackburn: d'altronde quella di Alberto sembra una partenza programmata da tempo, che aveva fatto già discutere quest'inverno, e il rinnovo del contratto non ha detto niente in contrario. Anzi. A ben guardare tutti quelli che hanno recentemente rinnovato sono papabili partenti: Vucinic, Aquilani, Juan. Brighi lo reclama, apposta è sulla lista. Ma, si dice, serve.


Di certo, perlomeno, una punta arriverà e stavolta, dovrebbe essere forte di testa, brava negli spazi e con un certo peso specifico in termini di chili e centimetri, come Spalletti chiede da quattro anni. Uno così ancora non glielo hanno comprato, in compenso in questi anni se ne sono andati Samuel, , Carew, Cassano, Chivu, Mancini, senza dimenticare gli "scivoli" a Cafu,
... Ma tutti e sempre soltanto per il bene della società, anche se la società - notizia di ieri della Deloitte - è la nona squadra al mondo come fatturato (195 milioni!). Ormai siamo al paradosso: il romanista si ritrova costretto a tifare per la cessione di questo o quell'altro. E allora ritorna in mente il suonatore Jones di De Andrè che chiedeva al venditore di liquore: «tu che lo vendi cosa compri di migliore?».