La penna degli Altri 12/07/2009 09:37
Obbligo Roma «Primo vendere»

Realismo Ora, ammesso che la Sensi (ieri elogiata da Moratti) resterà ancora alla guida della Roma, almeno il tempo sufficiente per completare questa sessione di mercato, va detto che Luciano Spalletti, alla quinta stagione sulla panchina della Roma - uno dei pochi allenatori che duri più di unautomobile -, si è già adeguato al momento storico. «Mi devo accontentare». Ha capito che non solo il tempo degli eccessi resta dietro le spalle, ma ci è finito pure quello degli acquisti mirati. Davanti, solo tempi magri di cessioni e ridimensionamento. «Finora non ci siamo mossi sul mercato, ma qualcosa faremo, in entrata e soprattutto in uscita, anche se non abbiamo avuto grandi richieste. Bisognerà fare in fretta, altrimenti anche questanno lavoreremo di rincorsa. Noi vorremmo tutelare certe posizioni, che non ci disturbino troppo. Ma se non arriveranno richieste, dovremo pensare anche a ruoli più importanti». Onesto, mainquietante. In questo quadro, Brighi ci sta quasi perfettamente. Chiede un adeguamento dellingaggio, mapotrebbe andare alla Fiorentina (con Cassetti), magari in cambio dellesterno Santana. «A centrocampo, in effetti, con il ritorno di Aquilani abbiamo un elemento in più che potrebbe partire», ammette lallenatore.
Fantasia Non cè bisogno di sottolinearlo, ma Spalletti ci tiene. «Ciò nonostante dice , io a Roma ci lavoro volentieri, e sempre con la stessa passione. La società mi ha dato fiducia, altrimenti non sarei rimasto. Vorrà dire che cercheremo di compensare il divario economico con il lavoro e un pizzico di fantasia». Il lavoro in questi giorni è sotto gli occhi di tutti, e pure lo sforzo di tirare fuori novità tattiche. «In questo momento il 4-2-4 rispecchia le caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione (lo rivedremo oggi contro il Victoria Pilsen, ndr). Non è così diverso dal 4-2-3-1: la difesa deve stare più attentamagli esterni faranno lo stesso duro lavoro del passato», anche se bisognerà trovare un centravanti da affiancare a Totti, «due se venderemo Vucinic. Ma basta parlarne, Pradè mi sembra sia stato chiaro. Io mi adeguo emi accontento». E, chissà, il suo realismo potrebbe anche essere premiato: da un momentoallaltro è attesa la nomina del manager che gestirà la vendita della Roma. Gli incontri tra le banche proseguono, gli acquirenti (un russo e un americano) aspettano di aprire le trattative.