La penna degli Altri 22/06/2009 11:48

Nuova Roma, quanta curiosità


PREZIOSI - Per il Presidente del "c'è sicuramente un pizzico di amarezza. Lça famiglia Sensi è stata molto importante per il calcio italiano. E poi hanno sempre saputo dimostrare rispetto e credibilità, attraverso comportamenti concreti". COmportamentei che, aggiunge "adesso saranno tutti da verificare. Ci saranno da costruire nuovi rapporti. Ma, sono sempre stati ottimi e credo che, anche con la nuova società, non ci saranno problemi in questo senso". Una società che dovrebbe basarsi su capitali stranieri. "Un fatto positivo - secondo - che dimostra come il calcio italiano, anche in tempo di crisi, riscuota ancora molto interesse".


ZAMPARINI - Dello stesso avviso il Presidente del Palermo che, nel 2002, acquistò proprio dai Sensi il pacchetto di maggioranza della società rosanero: "Dispiace perdere la famiglia Sensi, ma sono contento che, con questa operazione, abbiano risolto i loro problemi. Vendere era divenuta un'esigenza, così come credo sia un'esigenza quella dei tifosi giallorossi che vogliono una squadra all'altezza delle grandi. Credo che la nuova società possa rappresentare questa volontà, rendendo il campionato ancor più competitivo di quanto non sia già". Fiducioso Zamparini, tanto sul futuro della squadra della Capitale, quanto sui rapporti che intercorrano con la nuova società: "Non credo che cambierà nulla. Abbiamo avuto ottimi rapporti con la vecchia proprietà e saranno altrettanto buoni quelli con la nuova".

CELLINO - "Perdere la famiglia Sensi sarebbe una perdita per tutto il calcio italiano. Per quello che hanno fatto dobbiamo solo ringraziarli, ma credo che per Rosella (sensi, ndr) vendere sia una necessità". Il presidente del CAgliari giustifica la scelta, mentre appare molto più dubbioso sulla nuova cordata: "Non conoscere i nuovi proprietari non è una bella cosa, ma se anche le banche hanno dato l'ok, vuol dire che il progetto ha basi solide. Certo, poi bisognerà vedere come si comporterà la nuova proprietà. Sicuramente, non è un investimento sbagliato. Il calcio, nonostante la crisi, ha ancora molto "appeal" sia in Italia che all'estero.  E poi, Roma è una piazza che può dare tanto. Dal punto di vista imprenditoriale, è un investimento che farei domani mattina, ma sono convinto che ci voglia anche tanto amore; lo stesso che metto io nel Cagliari, la squadra della mia à, e che mettevano i Sensi nella Roma".


LOTITO - Sulla stessa lunghezza d'onda, il presidente della Lazio, che intervenendo a Radio Radio, sabato ha spiegato: "Non conosco le vicende; ho un bellissimo rapporto con ROsella e la sua famiglia, di cui i tifosi giallorossi dovrebbero andare fieri. Quando qualcuno voleva fare una scalata alla LAzio, feci un comunicato ufficiale in cui si dichiarava che non avrei parlato con intermediari ma con le persone reali per valutare la scelta. Io vendo solo a persone fisicamente note. E io accerterei sempre l'entità delle persone per capire la bontà dell'investimento". Una chiarezza che, nel caso Roma, per Lotito non c'è stata: "Non mi sembra ci siano di fronte le persone. Io misi la mia faccia. Se uno mette la faccia, si assume l'onere economico e morale. Se ci sarà un passaggio, mi auguro sia nell'interesse dello sport e dei tifosi della Roma. Può capitare anche all'inizio ci siano entusiasmi che poi devono essere siffragati dai fatti"