La penna degli Altri 21/06/2009 20:24
La Roma frena, ma il più è fatto

Esaurite queste procedure, ci sarà la definizione completa del contratto, che sancirà (sancirebbe) il passaggio di consegne della famiglia Sensi al gruppo svizzero capeggiato da Vinicio Fioranelli. Insomma, la Roma non è stata ancora venduta. Ma tutto lascia pensare che a giorni lo sarà. Compagnia Italpetroli e la stessa As Roma ieri hanno emesso un comunicato nel quale si precisa proprio questo aspetto. Vengono smentite soprattutto le voci di una chiusura già avvenuta, si parla di verifiche in corso. Normale. «Con riferimento a quanto riportato in data odierna e nella serata di ieri da alcuni organi di informazione in merito alla conclusione di accordi aventi ad oggetto l'acquisto del pacchetto azionario di controllo di A.S. Roma S.p.A., Compagnia Italpetroli, in qualità di controllante indiretta di quest'ultima, precisa che non è stato sottoscritto alcun accordo, di alcun genere, avente ad oggetto il pacchetto azionario in questione, né ad oggi esistono le condizioni e i presupposti per far ritenere che, contrariamente a quanto riferito da taluni organi di stampa, possa essere conclusa una transazione di alcun tipo nella giornata di lunedì prossimo, 22 giugno. Nel ribadire quanto già comunicato al pubblico nella giornata di ieri, si precisa, inoltre, che sono tuttora in corso le verifiche da parte di Compagnia Italpetroli e del suo advisor Mediobanca in merito alla concretezza della manifestazione di interessi rappresentata dal Sig. Fioranelli per conto di una società di diritto svizzero.Infine, si coglie loccasione per ribadire che Compagnia Italpetroli e A.S. Roma, ciascuna per quanto di propria competenza, sono i soli soggetti titolati a decidere la composizione del management della Società, nei confronti del quale, Compagnia Italpetroli conferma ancora una volta la propria stima, guadagnata negli anni attraverso la dimostrazione di grande affidabilità e competenza, consentendo alla Società il raggiungimento di enormi successi sia a livello sportivo che aziendale».
Come noto, Mediobanca ha accettato la proposta di Fioranelli, accertando anche la provenienza pulita dei soldi. Questo è confermato anche dallavvocato del manager, Enrico De Santis: «Sì, è stata acettata, del resto è stato anche riportato dai media». E UniCredit in tutto questo? È stata informata dallavvocato dei Sensi, Gianroberto De Giovanni. Il dialogo con la banca è servito per comunicare che lormai imminente vendita della Roma superi di fatto il meccanismo giudiziario avviato con la lettera di messa in mora. I soldi (201 milioni) che vanno ad Italpetroli, andranno a rimborsare una grossa fetta dei debiti di Uni Credit e anche di Mps che ne vanta altri 70. Mediobanca avrebbe già laccordo di massima delle banche per allungare di qualche altro anno lestinzione del saldo finale da parte dei Sensi. Rosella ha provato fino alla fine a restare allinterno della Roma, con un ruolo attivo nel Cda. Il no secco della controparte lha fatta infuriare. E la Sensi non vede chiara nemmeno la questione legata allo sconto sul debito.