La penna degli Altri 03/06/2009 09:38
"Juve, non so"
Il retroscena aiuta a capire due cose: che la squadra è compatta dalla parte di Spalletti e che lo stesso Spalletti sta ancora cercando di capire cosa fare del proprio futuro. Il tecnico di Certaldo, lha detto lui stesso sabato in conferenza-stampa, è pronto a restare alla Roma a patto che la proprietà esca allo scoperto, e pubblicamente, su diversi argomenti. Tipo, il budget del prossimo mercato; gli obiettivi; le strutture di squadra/società. Trasparenza, la parolina magica. Per capirci meglio: Spalletti, a quanto sembra, non pretenderebbe acquisti da 30, 40, 50 milioni di euro, ma non vorrebbe neppure che, spendendo poco, gli si chieda di vincere lo scudetto. Tanto, troppo? E facile intuire, quindi, quale sarà il contenuto dellincontro che lallenatore avrà domani con Rosella Sensi. La sua conferma da parte della società non è assolutamente in dubbio, e non solo perchè cè un contratto fino al 2011 e una proposta verbale di prolungamento fino al 2013. Se Spalletti non sarà più lallenatore della Roma, perciò, sarà solo per una sua precisa scelta. La Juventus non ha mai fatto mistero di un interesse verso Spalletti, il presidente Cobolli Gigli lha inserito nella lista dei papabili, fonti vicine alla presidenza danno addirittura già per certo il sì di Spalletti ma a Torino sanno alla perfezione che il tecnico costa caro (compreso lo staff, il doppio di quanto costava Claudio Ranieri) e che è sotto contratto per altri due anni. Insomma, per portare via Spalletti dalla Roma, la Juventus dovrebbe parlare anche con Rosella Sensi, perchè così si fa tra grandi club. E sembra che, finora, non labbia fatto. E mentre da Torino filtrano indiscrezioni legate al reperimento da parte della Juve di sponsor per pagare Spalletti e i suoi sei collaboratori, da Trigoria arrivano notizie certe circa il lavoro già programmato e curato fin nei minimi particolari dello staff spallettiano per il ritiro di fine mese a Brunico. Intanto, ieri Spalletti era a Castel Fiorentino (dove cera anche Ciro Ferrara) per partecipare al ricordo dei due ragazzi della Berretti della Juventus morti tragicamente a Vinovo nel dicembre del 2006. «Io alla Juve? La cosa non è assolutamente vera: io non sono mai stato contattato da nessuno. I programmi della Juve dovete chiederli a loro. Io mi incontrerò con la dottoressa (Rosella, ndr) per parlare del futuro della Roma. Quello della Juve, lo ripeto, chiedetelo ai suoi dirigenti. Io non ho ricevuto alcun segnale e non so che identikit del nuovo tecnico abbia fatto il presidente della Juve. Giovane di testa? Giovane di testa cerco di esserlo per riuscire a capire meglio i miei figli per guardare le prospettive future con i loro occhi, quindi sono ancora troppo ragazzo. Io ho il numero della dottoressa e lei ha il mio, ci sentiamo spesso. Io ho da fare discorsi molto semplici, come lei probabilmente con me. Se non ci trovassimo d'accordo? Tutto sarebbe fatto per il bene della Roma», ha dichiarato a Sky.