La penna degli Altri 31/05/2009 14:57

Roma, ora si fa il prezzo



Quello dei Sensi, è un silenzio a cui siamo abituati, ci si è sempre dovuti affidare a comunicati o interviste Tv (si fa per dire). Del resto la famiglia proprietaria del pacchetto di maggioranza, venerdì scorso, ha comunicato al mondo, in particolare a Unicredit che peraltro non l'ha presa per niente bene, di essersi affidata a Mediobanca. E da qui si ripartirà per cercare di rimanere in sella.



Cosa non facile. Perché il silenzio delle Banche è istituzionale, ma certo non vuole dire che non stiano facendo niente. Anzi. Intanto c'è da ribadire come per Unicredit, anche a fronte della comparsa in scena di Mediobanca che vuole dire Cesare Geronzi (e non solo), non è cambiato nulla, nel senso che l'Istituto bancario presieduto dal dottor Alessandro Profumo la sua decisione l'ha presa, vogliono rientrare del credito che vantano nei confronti di Italpetroli (ormai circa 300 milioni) e la strada più breve per farlo è quella della cessione della Roma da parte della famiglia Sensi. In ogni caso. Anche se ora c'è in ballo pure Mediobanca.



Già, ma adesso cosa farà Mediobanca? La cosa più logica e normale che faccia è quella di istituire una procedura per quantificare il valore della società giallorossa, comunicarlo al mondo e poi vedere chi si presenta e con quanto cash per l'acquisizione del pacchetto di maggioranza. E' una procedura che per la famiglia Sensi potrebbe riservare qualche spiacevole sorpresa perché è molto difficile, se non impossibile, che alla Roma venga data una quotazione di 280 milioni di euro, quelli per intendersi che sono stati rifiutati un anno fa. Già allora era una quotazione da non perdere, figurarsi adesso con la Roma fuori dalla . E' possibile che venga fuori un prezzo inferiore di un centinaio di milioni, Opa compresa. E non sarebbe una bella notizia per i Sensi. A quella cifra qualcuno si presenterà. E la Banca venderà la Roma.