La penna degli Altri 14/05/2009 12:08

Roma ai tedeschi adesso o mai più

Fioranelli e chi si muove dietro a lui sono stanchi di attendere: qualsiasi sarà la risposta della controparte, usciranno presto allo scoperto. Il dossier-Roma, intanto, è finito sul tavolo dei vertici di Unicredit. La banca pretende di essere informata sulle prossime tappe ed è intenzionata a prendere in mano la situazione qualora Italpetroli non fornisca risposte certe entro luglio sulle modalità di rientro dal debito. I dirigenti di Unicredit vogliono verificare la serietà della cordata straniera prima di intervenire direttamente nell'affare. Nel frattempo hanno incontrato nelle ultime ore i rappresentanti di Tamraz (gruppo Tamoil), interessato più a Italpetroli che alla Roma, e hanno ascoltato con interesse le dichiarazioni di Angelini e Caltagirone.

I due imprenditori romani sono intervenuti in ritardo rispetto alla cordata straniera ma restano alla finestra e sono pronti a muoversi concretamente per l'ingresso in società e la costruzione dello stadio qualora Fioranelli & Co. si defilassero. La parola finale spetta ai Sensi che non possono in ogni caso ignorare il parere di Unicredit. Rosella è ancora indecisa e preoccupata per il malcontento diffuso della «piazza». Ieri, mentre Spalletti entrava in motorino a Trigoria, sono stati esposti altri due striscioni contro la proprietà. «Incapace vattene» e «Virtuosa de che? La nostra sfortuna è R. Sensi» le parole scritte dai tifosi che non hanno gradito le ultime parole del presidente rilasciate martedì al canale tematico della società.

Continuano a muoversi anche i Roma Club: l'Utr ha chiesto un incontro con la Sensi. Nel clima di incertezza generale i dirigenti attuali provano ad abbozzare un progetto. Ieri è stato raggiunto l'accordo con il manager Damiani per un nuovo contratto triennale del giovane Scardina, tentato recentemente dal Manchester United. Almeno lui è al sicuro.