La penna degli Altri 28/05/2009 10:13

I Sensi alzano le barricate

I Sensi fanno tattica: non chiudono la porta per non spalancarla a nessuno. Fioranelli lo sa, anche per questo aveva deciso di passare al virgolettato qualche giorno fa. Di fatto non è servito a niente. Dall’altra parte nessuno si vede e nessuno si sente. Più che altro: nessuno ci sente. Una qualche forma di assicurazione di garanzie bancarie sarebbe stata già mostrata alla famiglia Sensi, ma l’attuale proprietà non ha dato risposta né ai documenti presentatigli, né alle dichiarazioni pubbliche dell’agente Fifa. La situazione di stallo – dicono - in qualche maniera si sbloccherà presto: entro questo week end. Domani accadrà, ma cosa?

Probabilmente Fioranelli si presenterà con le garanzie di una banca circa la sua società che, nel frattempo, potrebbe veder lievitare a dismisura il capitale sociale: un’operazione per mettere in chiaro il più possibile che i soldi per comprare la Roma ci sono e non solo a parole. Sullo sfondo resta la Unicredit almeno fino a quando deciderà per l’affondo. Questo lo scacchiere, senza dimenticare imprenditori romani e non, acque San Pellegrino e quelle benedette, stadi promessi dal sindaco e quelli mantenuti dal Coni… Alla fine l’unica certezza è che i Sensi non vogliono vendere, non lo hanno fatto con Soros (che era tipo Napoleone nella Finanza) perché dovrebbero farlo adesso? I Sensi non vogliono vendere. Apposta ieri a Trigoria c’era scritto «Rosella resisti!!!». Proprio così.