La penna degli Altri 25/11/2008 18:56
IL ROMBO: cos'è?

Questo tipo di schema penalizza il gioco in larghezza: le ali sono assenti e le fasce vengono tamponate dai terzini di difesa che hanno licenza di sganciarsi pur avendo un'incisività limitata in attacco. Di contro il diamante permette una solidità superiore centralmente ed in difesa, lasciando relativamente libero di agire tra le linee il centrocampista fantasista avanzato.
Spalletti ha adottato questo modulo, per la prima volta, nella sfida di Champions contro il Chelsea allOlimpico, schierando Pizarro nel ruolo di vertice alto. Ruolo questo, ricoperto da Julio Baptista nel derby di domenica scorsa. Nella versione adottata dal tecnico di Certaldo il vertice basso, De Rossi, si schiaccia sulla linea difensiva, ergendosi a schermo protettivo, nelle fasi di non possesso palla. Nelle situazioni di possesso attivo, il numero 16 funge da playmaker scaricando sulle due mezzali. Difficilmente, nelle sfide contro Chelsea, Bologna e Lazio, ad inizio azione il possesso è passato in maniera diretta da un vertice a quello opposto. Fattore decisivo è stato soprattutto il dinamismo dei due interpreti: sia luno che laltro hanno infatti eseguito entrambe le fasi. Se De Rossi ha rappresentato una costante minaccia con gli inserimenti alle spalle del dirimpettaio avversario, Pizarro (o Baptista) non si sono limitati a far funzionare solo il cervello negli ultimi 25 metri: al cileno ed al brasiliano è stato richiesto un supplemento di lavoro quando il pallino del gioco è nei piedi della squadra avversaria, nella ricerca di disturbare lazione nel momento della ripartenza. Si spiega in questottica anche il ricorso a Tonetto che, grazie alla maggiore esperienza nel campionato italiano, riesce con facilità ad effettuare entrambe le fasi supportando così Brighi, non certo un fulmine di guerra dalla cintola in su, in zona dattacco. Discorso diverso sulla corsia opposta laddove Perrotta, incursore per eccellenza, si appoggia con maggior frequenza al vertice alto per cercare il fondo consentendo così a Panucci un sacrificio minore nella metà campo avversaria.
Storicamente furono gli inglesi i primi a ricorrere a questa soluzione tattica. Il risultato fu il successo nel campionato del Mondo del 1966. Il miglior interprete dellalchimia, tuttavia, fu Diego Armando Maradona che con la maglia della nazionale argentina conquistò il Mondiale messicano. In epoca recente lAjax di Van Gaal sfornò una nidiata capace di vincere la Champions League ricorrendo al diamante, mentre anche lInter di Mancini, nella scorsa stagione, trasse il massimo profitto con linnesto del trequartista (Figo o Stankovic).