Keywords 28/08/2014 01:00
KEYWORDS - La gestione comunicativa della cessione di Benatia. Tra 'menestrelli', aspirazioni economiche e promesse non mantenute
LAROMA24.IT (Matteo Monti) - "Morto un papa se ne fa un altro". Anche perchè la gente cominciava ad averne abbastanza. L'epilogo della vicenda Mehdi Benatia è arrivato con un cinguettio dal profilo Twitter del Bayern Monaco: circa 30 milioni nelle casse della Roma dopo un travaglio durato mesi, con i primi scricchiolii che si erano già avvertiti ad aprile, nonostante il totale senso di appartenenza dimostrato poi sul campo. Il 30 aprile 2014 l'Utr lo premia come "Giocatore dell'anno", lui ringrazia tutti e spiega le sue intenzioni per il futuro: "Faccio parte di questa squadra e non voglio andarmene, poi deciderà la società. Se mi verrà detto “Devi andare via per problemi economici mi dispiacerebbe molto perché mi sento romanista e vorrei rimanere qui a lungo".
Tra smentite, dichiarazioni provocatorie, divertenti nomignoli assegnati dai protagonisti della vicenda agli altri attori coinvolti, le oscillazioni del prezzo del cartellino di Benatia hanno permesso di far fruttare alla Roma una plusvalenza da più di 15 milioni. Certo, le aspettative da 40+ che regnavano tra i corridoi del Fulvio Bernardini sembravano più una dichiarazione pubblica della ritrovata forza della società, piuttosto che realistiche proiezioni di mercato. E' certo che, però, anche le parole del "menestrello in cerca di corte che lo alberghi", Moussa Sissoko, non abbiano rappresentato lo specchio della realtà: "Futuro alla Roma? Direi di sì", aveva detto lo scorso 13 agosto. In poco più di quaranta giorni gli scenari sono cambiati, considerato quanto detto dallo stesso Sissoko un paio di mesi prima: "Lui sta comprando una casa nella capitale. Ha firmato un accordo di cinque anni con la Roma e gliene restano altri quattro da contratto: non è in una posizione di forza per pretendere una partenza. Se questo avverrà è solo perché lo ha deciso la Roma".
La Roma ha deciso poco, arrivata a quattro giorni dalla chiusura del mercato. Ma ha ottenuto comunque tanto grazie ai 30 milioni incassati dalla cessione. Di certo, quello che la società giallorossa non ha scelto è stato il rischio di trovarsi in casa un malcontento di tale rilievo all'interno dello spogliatoio, a così pochi giorni dall'esordio in campionato. E non sono bastate, stavolta, neanche le dichiarazioni di James Pallotta prima dell'amichevole contro il Real Madrid, quando assicurò sul futuro di Benatia: "Resta". Così come non sono in realtà bastate neanche le parole che Mauro Baldissoni pronunciò sul finire di maggio, in occasione dell'assegnazione del premio UssiRoma: "Lo abbiamo dichiarato più volte. Non abbiamo in programma di fare cessioni eccellenti". Purtroppo per chi non si è piegato alla logica dell'insulto al "tappetaro", ma ha apprezzato le prestazioni sontuose offerte dal calciatore, in programma non c'era neanche la complicanza legata alla proposta di adeguamento. Le trattative hanno seguito gli sbalzi di chi le ha condotte; le esigenze di Benatia e co. non potevano trovare un'offerta consona perché, alla fine, la volontà del calciatore era quella di ottenere più soldi in un'altra - importante - piazza. Profetico, peraltro, Benatia quando parlò già lo scorso aprile della sua nuova squadra in Germania: "Non siamo ancora al livello del Bayern Monaco, ma cercheremo di giocare come loro. Rudi Garcia ci ha dato un’identità e parla molto dei bavaresi perchè ama il loro gioco. In passato ho avuto l’opportunità di frequentare Ribery e Drogba di Marsiglia, oggi c’è Totti. Perché ho scelto la Roma? Mi voleva più di tutti".
A maggio, infatti, le cose precipitano. Il marocchino fulmina il cielo sereno di Trigoria e le sirene iniziano a suonare i primi allarmi: "Sono alla Roma, mi restano quattro anni di contratto ancora. Ho parlato con i dirigenti per un prolungamento ma non credo andrà a buon fine perchè non c’è per nulla intesa. Sto bene alla Roma - continua Benatia - mi trovo alla grande con il tecnico e con i compagni però ho 27 anni, l’età giusta in cui arrivano delle grandi proposte da club importanti e bisogna riflettere. Oggi - conclude l'ex Udinese e Clermont - ci sono società come Barcellona, Bayern, Manchester City, varie squadre che sono il sogno di qualsiasi giocatore di calcio". Il difensore potrà quindi tornare a sognare, non più nella piazza che gli aveva conferito il merito di una ritrovata, spaventosa, solidità difensiva e mentalità. Ma sicuramente con guadagni maggiori, visti i 4 milioni che percepirà per i prossimi cinque anni a Monaco. A Roma è arrivato ieri in sordina il suo sostituto, Kostas Manolas: 13 milioni più 2 di bonus, come quando Benatia arrivò a Trigoria, ma con un bagaglio di esperienza internazionale tale da poter essere fiduciosi sull'immediato futuro. Certo, anche il greco potrà dire in conferenza stampa quello che disse Benatia durante la presentazione dello scorso 14 luglio: "Sono orgoglioso. Per me, venire qua, è un passo avanti per la mia carriera". I tifosi giallorossi sperano però che, qualora Garcia decidesse di consegnare la fascia di capitano al giovane Manolas, il greco possa mostrarsi davvero orgoglioso di giocare nella capitale e con la sua nuova maglia. In fondo, non sarà mica sempre solo una questione di soldi.
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LA RASSEGNA DELLE DICHIARAZIONI
- 14 luglio 2013 – Conferenza stampa di presentazione in giallorosso dal ritiro di Brunico:
“Sono venuto a Roma per avere la possibilità di vincere. è un gruppo buono che lavora bene, giovane, con tante qualità. E’ un onore per me stare con loro. Potevo andare a guadagnare di più, non in Italia, giocare la Champions League. Le possibilità le avevo ma una squadra come la Roma, con un gruppo così giovane, con tante qualità .. Quando ho avuto la possibilità io ero già convinto di venire qui prima di fare le trattative. Per me è un passo avanti per la mia carriera e, quindi, ne sono orgoglioso. quando sono venuto a Roma sapevo quello che mi aspettava. La Roma sarà sempre la Roma. In Francia i giallorossi hanno una grande reputazione. Qui hanno giocato Candela, Mexes, Dacourt. In Francia ho sempre seguito questa squadra e quando sono arrivato in Italia, la possibilità di giocare contro la Roma era speciale. Quando ho parlato con il direttore ero sicuro di venire qui.”
- 21 agosto 2013 - Open day. Si parte con gli auspici per la stagione:
“I tifosi sono veramente innamorati di questa maglia e fa piacere vedere tanta gente per un allenamento. Il prezzo che ha speso la Roma non mi interessa, devo far vedere che se sono qui vuol dire che mi merito questa maglia. Sarà una Roma di carattere. A Udine stavo benissimo, ne approfitto per ringraziare ancora i dottori, lo staff e tutti quanti e per fare loro l’in bocca al lupo per l’Europa League. Roma è un’altra realtà, c’è tanta pressione ed è per questo che sono venuto qua”
- 25 settembre 2013 - Grande vittoria contro la Sampdoria propiziata da un suo gol dopo una cavalcata di prepotenza al centro della metà campo blucerchiata. Lui festeggia su Twitter, dedicando la vittoria ai compagni:
“Orgoglioso di essere uno di voi”
- 25 ottobre 2013 - A francefootball.fr dice di aver trovato l’oro in Italia e con l’Italia:
“Sono un appassionato di calcio, prima di essere un professionista. Oggi, io non soffro la mancanza di riconoscimento in Francia (…) e non ho rimpianti. Ho riconoscimento in Italia e ne sono orgoglioso. Questo è ciò che mi ha fatto stare qui. Questo è quello che ho detto al mio agente: “Sono riuscito a farmi un nome in Italia, non ho voglia di ricominciare, in Inghilterra o altrove”
- 27 novembre 2013 - Doppia intervista a lavoixdunord.fr Garcia/Benatia. Il difensore spiega gli obiettivi legati al suo arrivo alla Roma:
“Se ho accettato di venire qua, è perché so che questa squadra è in grado di tornare nell’Europa che conta”
- 23 dicembre 2013 – Qualcuno al suo arrivo contestò la cifra sborsata dai giallorossi per prelevarlo dall’Udinese. Con le grandi prestazioni in campo c’è anche il tempo per levarsi qualche sassolino dalle scarpe:
“Senza sapere nulla di me. Vado avanti per la mia strada ma é arrivato il momento di mettere i puntini sulle i. Forza Roma. Io non dirò mai di essere il migliore. Perché nel calcio non si finisce mai di imparare. Ma quello che mi da fastidio è la gente che parla“
- 14 marzo 2014 – In un’intervista in casa rilasciata all’As Roma Membership parla del suo concetto di coerenza e del valore conferito alle parole:
“Mi sono convinto che la scelta fosse quella giusta dopo aver parlato con Walter Sabatini; mi ha fatto capire, guardandolo negli occhi, che erano realmente interessati a me. Ho avuto la certezza di essere una priorità per loro e non uno dei tanti. Avevo dato la mia parola al Direttore e per me una volta data la parola il discorso è chiuso. Sono davvero molto contento della scelta che ho fatto. Roma? Ritengo sia difficile trovare una città migliore”
- 12 aprile 2014 – La trasmissione di Sky ‘I signori del calcio’ dedica una puntata all’ex difensore di Clermont e Udinese:
“Roma è una città spettacolare. (…) Quando giochi nella Roma hai una fortuna che non hai in tutte le squadre. Quel fervore, come si può dire…il sostegno dei tifosi perché sono sempre qua ogni giorno dopo l’allenamento, alla sbarra che ti aspettano. Quando vinci lo vedi che sono proprio contenti, ci sono tutte le età: possono essere piccoli, grandi, vecchi. Questa è una passione enorme, non mi aspettavo così tanto. Ogni giorno, sapere che ci sono così tante persone a sostenermi è un fattore molto importante”.
- 17 aprile 2014 – Tutta Roma gli fa gli auguri per il compleanno e Benatia cinguetta per ricambiare tanto affetto:
“Grazie a tutti per gli auguri! Mi avete commosso! Non pensavo sareste stati così tanti! Sono orgoglioso di tutti voi e soprattutto di passare il mio ventisettesimo compleanno a Roma e con la maglia giallorossa! Sono davero fortunato e grazie ancora”(il davero è letterale, ndc). Poi la specifica sul mercato: “In Italia ho la sensazione che se ne parli di più rispetto agli altri paesi. A volte, quando non c’è niente da dire c’è sempre mercato, mercato, mercato… A me dispiace molto che ogni giorno quando apri un giornale ci sta il nome di una squadra diversa. A me dispiace e non capisco perché, non siamo neanche nel mercato e quindi non mi fa neanche piacere. Io sto qua e sto benissimo. Ripeto: prima di tutto dobbiamo andare in Champions League, poi la decisione è della società, vediamo cosa vogliono fare. Io se devo rimanere a Roma sono contento. Se c’è qualcosa di enorme che la società mi dice: “Guarda bisogna venderti”, è il calcio: è fatto così. Però io a Roma mi trovo bene e non penso di andare via”.
- 27 aprile 2014 – Ma le cose cambiano. In fretta. Parla per la prima in tv - a beIN Sports – di quella che sarebbe stata da lì a pochi mesi la sua nuova squadra:
“Non siamo ancora al livello del Bayern Monaco, ma cercheremo di giocare come loro. Rudi Garcia ci ha dato un’identità e parla molto del Bayern Monaco perché ama il loro gioco. In passato ho avuto l’opportunità di frequentare Ribery e Drogba di Marsiglia, oggi c’è Totti. Perché ho scelto la Roma? Mi voleva più di tutti”
- 30 aprile 2014 – L’UTr lo premia come ‘Player of the years”. Lui ringrazia tutti:
“Come ho detto sto molto bene a Roma, credo che si veda perché lo dico ogni volta che mi danno la parola, lo dico perché lo penso. La gente mi ama e me lo fa vedere. Con il mister sto alla grande, con il direttore Sabatini anche. Con i compagni c’è il massimo rispetto, reciproco. Abbiamo una squadra per vincere qualcosa e voglio rimanere perché sono convinto che potremo farlo. Ho parlato tante volte con De Rossi e altri dello spogliatoio: lo faremo il prima possibile. Voglio fare parte di questo progetto, di questa squadra. Lavoro ogni giorno per stare a questo livello e rendere grande la Roma. Sicuramente non mi vedo andare via. Faccio parte di questa squadra e non voglio andarmene, poi deciderà la società. Se mi verrà detto “Devi andare via per problemi economici mi dispiacerebbe molto perché mi sento romanista e vorrei rimanere qui a lungo”.
- 19 maggio 2014 - Il dg Mauro Baldissoni dal Circolo Canottieri Aniene per l’assegnazione del premio UssiRoma:
“Lo abbiamo dichiarato più volte: non abbiamo in programma di fare cessioni eccellenti”
- 23 maggio 2014 – Le parole rilasciate al portale arabo kooorama.com sono un fulmine a ciel sereno. Benatia non lascia spazio alle interpretazioni:
“Sono alla Roma, mi restano quattro anni di contratto ancora. Ho parlato con i dirigenti per un prolungamento, ma non credo andrà a buon fine, perché non c’è per nulla intesa. Sto bene alla Roma, mi trovo alla grande con il tecnico e con i compagni. Però ho 27 anni, l’età giusta in cui arrivano dellegrandi proposte da club importanti e bisogna riflettere. Oggi ci sono società come Barcellona, Bayern, Manchester City, varie squadre che sono il sogno di qualsiasi giocatore di calcio. In ogni caso sono in attesa, ne stiamo parlando e se ne occupa il mio agente. Penso che davvero a breve ne sapremo un po’ di più”.
- 22 marzo 2014 – La Roma vince sul campo del Chievo e lui parla a Mediaset Premium:
“Mi fa piacere indossare la fascia di capitano, qui sono lo stesso calciatore che ero all'Udinese. Provo a dare il mio aiuto ai compagni, sono soddisfatto che Rudi Garcia abbia voluto assegnarla a me dopo Totti e De Rossi. Io faccio il mio dovere in campo”
- 27 maggio 2014 – Interviene a riparare Moussa Sissoko a calciomercato.it:
“Ha semplicemente detto che non era d’accordo con la proposta della Roma. Ed è la verità. Poi quando lui parla di grandi club che lo seguono, ha semplicemente spiegato che si tratta di società che farebbero sognare qualsiasi giocatore. E anche questa è la verità. Siamo al corrente dell’interesse dei grandi club dal mese di gennaio, ma Mehdi ha sempre detto ai dirigenti della Roma che lui vuole restare nella Capitale. E lui è sempre stato completamente onesto con la società giallorossa. Sta comprando una casa nella Capitale, ha firmato un accordo di cinque anni con la Roma e gli restano altri quattro anni di contratto: non è in una posizione di forza per pretendere una partenza. Se ci sarà una partenza è solo perché lo ha deciso la Roma”
- 28 maggio 2014 - Intervista rilasciata alla Gazzetta dal difensore marocchino, dal ritiro della sua nazionale:
"Se voglio andare via? Non ho mai detto una cosa del genere, per questo voglio chiarire. La scorsa estate il mio agente mi sconsigliò di firmare per la Roma: il contratto era basso rispetto ad altre offerte e non giocavo in coppa. Io ho firmato lo stesso e non me ne sono mai pentito: c’era un progetto, l’idea mi piaceva. Sabatini mi ha guardato negli occhi, ringraziandomi. Durante l’anno più volte mi ha detto che gli piaceva il mio atteggiamento, dandomi appuntamento a fine stagione. Penso di aver dimostrato qualcosa, ma non ho mai fatto pesare nulla: né ciò che ho fatto in campo né fuori. Ma c’era un accordo, la Roma prima di firmare mi disse: “Bena, sappiamo che meriti di più e che hai rifiutato tanti soldi. Vieni, dimostra che sei da Roma e se andiamo in Champions o vinciamo lo scudetto, ti faremo un bel contratto”. Mi è arrivata, però, una proposta inaccettabile. Ho sentito dire che avrei chiesto 4 milioni annui, non sono mai arrivato neanche a 3. ho risposto che un accordo così non l’avrei mai firmato, preferivo restare con i miei soldi: pochi rispetto a quelli che mi offrono all’estero già da gennaio. Ho comprato casa a Roma, ho le chiavi da soli 5 giorni. E poi qui sono innamorato di tutto: i tifosi, la città, i miei compagni e un allenatore fantastico come Garcia. Il mio errore è stato quello di essere troppo corretto con la società e troppo sincero: ho detto soltanto che squadre come Real, Bayern e City fanno sognare chiunque".
- 31 maggio 2014 – Guerra dichiarata, Sabatini alle armi. Il direttore risponde con una conferenza stampa fiume in cui non risparmia nessuno, fa il prezzo per il cartellino e si lancia in un’analisi del mercato in entrata:
Prolungamento Pjanic, Castan, Garcia. Il suo. Con Benatia come stiamo messi?
Bene, è un grande calciatore della Roma con un contratto che scade fra quattro anni. Siamo totalmente tranquilli con lui. Colgo l’occasione per dire che lui è un ragazzo dai principi solidi in virtù dei quali è riuscito a fare una grandissima stagione, essendo uno dei fulcri della squadra e lo si deve alla sua solidità di principi e di pensieri. Non vorrei che oggi questo ragazzo, scivolato forse con qualche commento e parola lontano da Trigoria, ma non intendeva certamente prendere le distanze dai romanisti, dalla Roma e dai compagni. Lo conosco molto bene. E’ vittima di un equivoco probabilmente, fa riferimento a promesse disattese.(…) Benatia sta parlando una lingua non sua, non credo volesse offendere nessuno: nessuno di noi può considerare ridicolo un adeguamento da 3-400.000€ più premi. Non va demonizzato questo ragazzo che è stato fenomenale. E’ un giocatore della Roma, rimarrà nella Roma: una cassa di risonanza impropria è stata prodotta attraverso le parole di Sissoko, che io considero un menestrello in cerca di una corte che lo alberghi, che spara sentenze, costruisce e ipotizza prezzi. Mi pare abbia detto che ci sembra congruo un valore di mercato da 30 milioni. Voglio ricordare a questo signore, che 30 milioni lo considero il prezzo del piede sbagliato di Benatia. Considerato quanto possa valere il piede giusto, il destro e tirate voi le conclusioni.
Si sente di garantire che Benatia rimarrà oggi e sempre?
Io garantisco sul valore morale e tecnico del giocatore, e lo faccio rassicurato dalle sue prestazioni. Quando ho concluso l’operazione con Pozzo, la notte non è stata esattamente quella del principe di Condè, ero molto ma molto agitato perché è stata un’operazione importante, molto impegnativa. Io e tutti quanti credevamo nelle potenzialità del giocatore. Era plausibile un certo scetticismo da parte di molti, ricordo che non è stato accolto con la grancassa. I fatti hanno dato ragione alla società. Sono grato a questo ragazzo che non ha mai derogato dai comportamenti richiesti, si è dimostrato un grandissimo calciatore. Benatia è un giocatore incedibile. Se il suo agente ipotizza un prezzo, io ipotizzo un prezzo ed è di 61 milioni. I signori che hanno offerto e esteso offerte da 4-5 milioni al calciatore, devono tener presente che per discutere di un’eventuale acquisizione del calciatore devono valutare un prezzo di 61 milioni. Davanti quel prezzo non mi sento di dire che rimarrà sicuramente alla Roma (ride, ndc). Auspico che voglia rimanere alla Roma: di lui è in vendita il suo stato d’animo, che possiamo cederlo in comproprietà. Anzi, le hanno abolite procurandomi un grosso danno operativo perché avrei potuto fare molte cose. Concludo con un apprezzamento grande per questo ragazzo, che rimarrà comunque alla Roma. A meno che qualcuno faccia bene i conti e non arrivi un’offerta da 61 milioni, è aritmetica. Quelli che hanno maldestramente offerto a Benatia, fra l’altro fuori legge, una cifra così rilevante da far sembrare un adeguamento di circa 400.000€ una cosa da poco, quelle società devono estendere un’offerta alla Roma che non sia né di 50, né di 55 milioni, ma da 61.
Bisogno di cessioni eccellenti per fare mercato?
No, questo è stato l’anno scorso, abbiamo fatto delle scelte molto impegnative anche dal punto di vista emotivo. Sapete i calciatori ai quali la Roma ha rinunciato, poi la storia ha dimostrato che non abbiamo sbagliato. Anche se alcuni di quei calciatori che abbiamo ceduto li riporterei. Non tutti (ride, ndc). Non abbiamo questa necessità. Cercheremo di giocare con i nostri numeri, di individuare alcuni calciatori a basso costo. Alcuni necessiteranno di un sacrificio, ma ce la faremo.
Un aggettivo per il mercato che ci attende?
Lo avrei definito pirotecnico in un’altra epoca. Oggi direi sofferto, ma intelligente. Torniamo al ruolo che è appannaggio di Benatia: non possiamo aspettare che si sedimentino pensieri e condizioni. Interverremo cercando un titolare che possa fornire garanzie all’allenatore e alla squadra.
In questo scenario come agisce una società che vuole mantenere razionalità ed equilibrio economico?
Il menestrello, e non lo dico in maniera denigratoria (i giornalisti rumoreggiano sarcasticamente, ndc). Conosco termini più truculenti, il menestrello per anni ha esercitato un ruolo sociale molto importante. Sissoko offre di soppiatto calciatori al nostro allenatore, non capendo che appena gli arriva un messaggio lo gira a Massara. Mi sembra una cosa di cattivo gusto, continua ad offrire suoi calciatori mi pare improbabile che questo signore possa collocare qualche suo giocatore alla Roma, a meno che offrisse un calciatore al di sopra di ogni sospetto. Se lui fissa un prezzo di 30 milioni… Non ho mai visto dare tanto spazio ad un procuratore che non mi sembra abbia mosso nel mercato giocatori 4-5-600 milioni o che abbia trattato giocatori che hanno cambiato la storia del calcio. Improvvisamente questo signore fissa il prezzo di un giocatore della Roma? Solo la Roma può dire se il prezzo è congruo, e il prezzo di Benatia è di 61 milioni. Lo ha detto lui: 30 milioni vale il suo piede sinistro, lui è destro e quel piede vale di più, 31 per quello destro. I signori che sembrerebbe abbiano esteso impropriamente offerte salariarli a Benatia si devono presentare con 61 milioni, sennò stanno a casa loro. Benatia è incedibile perché nessuno si presenterà con questa cifra. Il sinistro di Benatia non è un pennello che dipinge, quello destro a volte sì. Lo avrete rilevato a Genova, quando è entrato nell’immaginario collettivo come fenomeno… Quel gol andrebbe riproposto tutti i giorni per tutti quelli che amano il calcio. (Siparietto con Gianni Castaldi dell’ufficio stampa che chiede ai fotografi di interrompere gli scatti: “A chi infastidisce, a me o a te? Io invece sento un ritmo che mi tiene su” (ironizza Sabatini, ndc). La società agisce individuando un calciatore, o più, che possa offrire le stesse qualità, surrogare eventuali defaillance . La Roma è una società attiva.
Lei si sente di escludere che il giocatore sia disposto a restare anche scontento?
In questo caso saremo disposti a cedere il suo stato d’animo che è un bene immateriale che non ci verrà pagato, ma terremo il giocatore dal punto di vista muscolare, scheletrico e tecnico. Si aggiusterà. Si dovrà confrontare con me. Ieri era a Trigoria, io no. Mi dovrà chiarire quali sono le promesse disattese, non ce n’è stata alcuna. So quello che ho detto: il suo contratto sarebbe stato puntualmente rivisitato e rivisto rispetto a quello che avrebbe fatto, e la Roma l’ha puntualmente fatto. Immagino lui ripenserà al tutto. (Alcuni rumori dall’esterno della sala stampa interrompono il ds. “Botte? Non è ancora lontano per me il ricordo degli urlatori fuori che dicevano andatevene a casa”. Ride, ndc) Io gli dirò la verità come sempre: se sarà bravo e fortunato come tutti, producendo il risultato che gli aspettiamo, fruirà di un ulteriore assestamento e arriverà a percepire piano piano negli anni quello che qualcuno gli sta proponendo e sarà ugualmente contento.
- 29 luglio 2014 – Da Dallas arrivano le parole del Presidente James Pallotta alla vigilia dell’amichevole con il Real Madrid:
“Non so se sia stato un problema di comunicazione, ma voglio mettere in chiaro che non c’è stata un’offerta e non abbiamo intavolato delle trattative. Benatia resta”.
- 1 giugno 2014 – Tuonano le parole di Daniele De Rossi da Coverciano, prima della partenza per il Brasile:
“Non so come finirà, ma, se dovesse rimanere alla Roma, nessun tifoso lo guardi con gli occhi storti, perché ha dato, oltre a quello che si è visto in campo, più di noi romani dal punto di vista umano. C’e’ solo da imparare da uno come lui a livello di intensità, impegno e collaborazione in campo e nello spogliatoio”
- 21 luglio 2014 – Benatia ai cronisti presenti a Fiumicino prima della partenza per la Tournée negli Stati Uniti:
“Se resto alla Roma? Certamente”
- 13 agosto 2014 – L’agente Moussa Sissoko ai microfoni di Tuttomercatoweb.com:
“Futuro alla Roma? Direi di sì".