In The Box 23/08/2025 12:56

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Pellegrini itb

LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Il risoluto Gasperini, come accade in ogni ambito a chi dall'esterno arriva e ha più lucidità degli stanziali, ha liquidato la vicenda Pellegrini con tre frasi. Rispondendo oltretutto a una domanda che verteva sull'aspetto tecnico del calciatore e non gestionale. L'atto finale di una storia tormentata.

A Pellegrini fece malissimo il finto supporto degli anti mourinhani che lo elessero per interessi personali idolo dopo la cacciata del portoghese. Perché Pellegrini fu considerato ingiustamente il capo della congiura, l'eroe di chi auspicava il golpe. Dando fiato pure alle penose discussioni sul famigerato anello lasciato nell'armadietto. Aneddoti e dettagli spiattellati da chi accolse l'esonero dell'allenatore come il giorno più bello della propria esistenza. E che si sono rivelati deleteri per il calciatore. Una manciata di partite di buon livello con De Rossi in panchina e apriti cielo. A quel punto c'era chi ne voleva sei di Pellegrini, manco tre. Poi di nuovo il calo, anzi il crollo, con l'unico guizzo nel derby di inizio anno. Una via crucis che sta toccando l'ultima tappa. Passando per l'operazione in Scandinavia, le vacanze in famiglia e poi l'altra operazione al naso, che ha lasciato molto dubbi per la tempistica.

Gasperini non lo ha mai avuto in allenamento e ha parlato chiaro. Invitando club e calciatore a fare altrettanto. Perché per paradosso la Roma per Pellegrini è diventata una gabbia d'oro e Pellegrini per la Roma è diventato un mobile da cucina piazzato in mezzo al salone. Dispiace chiudere così, perché nessuno potrà mai mettere in discussione il senso di appartenenza del ragazzo, ma trascinarsi per altri dodici mesi sarebbe uno stillicidio. I numeri di Pellegrini in campo non giustificano le intenzioni dei club che sarebbero interessati alle sue prestazioni. Numeri di campo e cifre del contratto da top player che in campo non dimostra di essere dal 2021-22. Ha un agente abilissimo sul mercato. Mentre la Roma ha un direttore sportivo con le conoscenze giuste. L'auspicio è che, con il benestare del centrocampista, le parti si adoperino per evitare il due settembre di riaprire un file di discussioni ammorbante, che è giusto chiudere definitivamente.

I separati possono restare sotto lo stesso tetto soltanto in caso di indigenza economica. Dramma di mariti e di mogli strozzati dalle spese in un Paese che si preoccupa del prezzo del Camogli in Autogrill e del caro ombrellone ma non muove un dito per adeguare al costo e agli aumenti della vita stipendi vergognosi e irriguardosi, fermi al millenovecentonovanta. Il calcio non prevede queste urgenze da comuni mortali. Ma sta comunque attento ai conti, e Pellegrini nel complesso costa tanto per chi è interessato a lui. Ma bisogna scrivere la parola fine per salutarlo come merita, con affetto e con un grosso in bocca al lupo. Senza che la storia si intossichi più del dovuto.

In the box - @augustociardi75